Il Futuro della Costruzione Spaziale con la Robotica
I robot stanno trasformando radicalmente il panorama industriale terrestre e la prossima grande sfida è la costruzione di strutture imponenti in orbita, a centinaia di migliaia di chilometri dalla Terra. In questo contesto, l’alleanza tra l’Autorità per l’Energia Atomica del Regno Unito (UKAEA) e l’innovativa azienda Space Solar sta dando vita a un progetto ambizioso chiamato AlbaTRUSS. Recentemente, il team ha dimostrato che la tecnologia robotica può assemblare enormi infrastrutture spaziali senza alcun intervento umano. Il dottor Sam Adlen, Co-CEO di Space Solar, ha affermato che “il progetto AlbaTRUSS rappresenta un traguardo significativo per l’architettura satellitare e per il futuro delle strutture su larga scala nello spazio”. Se tutto procederà secondo le previsioni, l’obiettivo è di avere il primo dimostratore da 30 MW operativo entro il 2029, con l’ambizione di raggiungere una capacità totale in gigawatt nei primi anni del 2030.
Satelliti Solari: Una Rivoluzione Energetica
Space Solar si dedica allo sviluppo di satelliti solari capaci di generare potenza in gigawatt. Queste strutture non sono semplici satelliti, ma colossali impianti lunghi diversi chilometri e larghi 20 metri, composti da centinaia di migliaia di unità modulari. I satelliti sono progettati per catturare energia solare in modo costante nello spazio, dove il sole non tramonta mai. L’energia solare spaziale offre una risposta efficace alla variabilità dell’energia eolica e solare terrestre, permettendo di fornire energia pulita e continua 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Un singolo pannello solare in orbita può generare fino a 13 volte l’energia di un pannello equivalente sulla Terra. Una volta costruiti, questi satelliti cattureranno l’energia solare e la trasmetteranno sulla Terra sotto forma di microonde, che potranno essere ricevute da antenne a terra e convertite in elettricità per la rete.
Innovazioni nella Trasmissione Energetica Spaziale
La startup britannica è attivamente impegnata nel raggiungimento del suo obiettivo di trasmettere energia senza fili dallo spazio. Nel mese di maggio, hanno condotto con successo test della loro innovativa tecnologia di trasmissione energetica, caratterizzata da un sistema in grado di orientare elettronicamente il fascio energetico a 360 gradi. Nello stesso mese, hanno raggiunto un altro importante traguardo: hanno dimostrato che le tecnologie robotiche a doppio braccio, operati a distanza, erano in grado di assemblare componenti per i futuri satelliti solari di potenza in gigawatt. In particolare, il prototipo ha evidenziato la capacità dei robot di assemblare un traliccio strutturale in scala ridotta, un elemento cruciale per il telaio di un satellite. Questa dimostrazione ha avuto luogo presso le avanzate strutture di test dell’UKAEA nel Culham Campus, situato nell’Oxfordshire.
Il Ruolo dei Robot nella Costruzione Spaziale
Mentre la Stazione Spaziale Internazionale rappresenta attualmente la più grande costruzione umana nello spazio, la maggior parte dei satelliti è ancora pre-costruita. L’assemblaggio nello spazio, specialmente attraverso rischiose passeggiate spaziali umane, si rivela incredibilmente costoso. In questo scenario, i robot si rivelano particolarmente vantaggiosi. Questi dispositivi sono ideali per costruire, mantenere e dismettere infrastrutture in orbita, poiché non necessitano di ossigeno, possono resistere a diversi livelli di radiazione e operano instancabilmente nel duro vuoto dello spazio. La costruzione di una macchina complessa come una centrale a fusione sulla Terra, completamente operata a distanza, presenta analogie con la realizzazione di strutture spaziali. Potrebbe trattarsi di una stazione lunare o di una struttura su Marte, e ciò implica un futuro promettente per l’umanità e la sicurezza energetica.
Prospettive Future per la Costruzione Orbitale
Se i progressi robotici avranno successo, potrebbero abilitare la realizzazione di progetti infrastrutturali massicci in orbita terrestre, inclusi centri dati e enormi fattorie energetiche. La ricerca è già in corso, con istituzioni come il programma ARMADAS della NASA che continua a lavorare su sistemi robotici per la costruzione autonoma di strutture su larga scala utilizzando componenti modulari. Questi sviluppi suggeriscono che l’era della costruzione orbitale è finalmente alle porte. La combinazione di robotica avanzata e innovazioni energetiche potrebbe rivoluzionare il nostro approccio alla costruzione e alla gestione delle risorse nello spazio, aprendo la strada a un futuro energetico sostenibile e innovativo.