La Cometa C/2014 UN271: Nuove Scoperte e Monitoraggio Futuro

Esplorando la Cometa Bernardinelli-Bernstein e le sue Dimensioni Imponenti

La cometa C/2014 UN271, nota anche come Bernardinelli-Bernstein, sta attraversando il Sistema Solare interno e sta attirando l’attenzione di astronomi e appassionati di astronomia in tutto il mondo. Con un diametro impressionante di 137 chilometri, questa cometa è quasi quattordici volte più grande dell’asteroide che ha causato l’estinzione dei dinosauri. Questo evento catastrofico ha segnato la fine di un’era e ha cambiato il corso della vita sulla Terra. La grandezza di UN271 è davvero straordinaria e offre un’opportunità unica per studiare i corpi celesti che popolano il nostro sistema solare. Gli astronomi sono entusiasti di osservare questo gigante ghiacciato e di scoprire di più sulla sua composizione e sul suo comportamento.

La Traiettoria della Cometa e le Osservazioni Recenti

Nonostante le dimensioni imponenti di UN271, gli esperti rassicurano che non ci sono rischi per la Terra, poiché la cometa non si avvicinerà oltre l’orbita di Saturno. Il massimo avvicinamento alla Terra è previsto per il 29 gennaio 2031. Recenti osservazioni condotte con l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) in Cile hanno rivelato non solo le dimensioni eccezionali di questa cometa, ma anche la sua attività molecolare. Durante queste osservazioni, sono state registrate esplosioni di monossido di carbonio che fuoriescono dalla superficie della cometa. Nathan Roth, astrochimico dell’American University e del NASA Goddard Space Flight Center, ha sottolineato l’importanza di queste misurazioni, che offrono un’opportunità unica per comprendere il comportamento di questo enorme mondo ghiacciato. Le osservazioni hanno sollevato interrogativi su come la cometa evolverà nel corso del suo viaggio verso il Sistema Solare interno.

Dettagli delle Osservazioni di ALMA

Le osservazioni di ALMA sono state condotte l’8 e il 17 marzo 2024, in un momento cruciale in cui la cometa aveva appena emesso un’esplosione. Durante la prima osservazione, gli astronomi hanno identificato due getti che si sprigionavano dal nucleo ghiacciato della cometa. Attraverso la spettrometria, è stato accertato che questi getti erano principalmente composti da monossido di carbonio. Inoltre, il team ha registrato i primi segni di una chioma, l’atmosfera di polvere e gas che circonda le comete e forma le loro caratteristiche code. Tuttavia, nell’osservazione del 17 marzo, la cometa appariva ridotta a un singolo getto, con la possibilità che l’altro fosse semplicemente uscito dalla vista. Questo rappresenta la prima rilevazione diretta dei getti di gas provenienti da UN271, un risultato notevole considerando che la cometa si trovava a una distanza di circa 16 volte quella che separa la Terra dal Sole.

Getti avvistati sparare dalla colossale cometa mentre si precipita nel sistema solare
Osservazione di Hubble della cometa C/2014 UN271, catturata nel 2022.
NASA, ESA, Man-To Hui (Università di Scienza e Tecnologia di Macao

Dimensioni e Importanza di UN271

Le stime iniziali avevano collocato il nucleo di UN271 attorno ai 137 chilometri di diametro, rendendola la cometa più grande mai osservata proveniente dalla Nube di Oort. Questa vasta regione di oggetti ghiacciati circonda il Sistema Solare esterno. La dimensione di UN271 è più del doppio rispetto a quella della cometa Hale-Bopp, che deteneva il precedente record. Tuttavia, è importante notare che UN271 non è la cometa più grande conosciuta in assoluto; quel titolo spetta a 95P/Chiron, che potrebbe superare i 210 chilometri di larghezza. A differenza di UN271, Chiron ha un’orbita stabile attorno al Sole, situata tra Saturno e Urano. La scoperta di UN271 offre un’importante opportunità per studiare la formazione e l’evoluzione delle comete nel nostro sistema solare.

Monitoraggio Futuro e Conclusioni

Con l’avvicinarsi di UN271, gli astronomi continueranno a monitorarla nei prossimi anni, promettendo uno spettacolo affascinante. Tuttavia, sarà visibile solo attraverso telescopi, poiché non si avvicinerà abbastanza alla Terra da essere osservata a occhio nudo. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati su The Astrophysical Journal Letters, contribuendo così a una comprensione più profonda di questi enigmatici corpi celesti. La cometa C/2014 UN271 rappresenta un’opportunità unica per gli scienziati di esplorare e comprendere meglio la storia del nostro sistema solare e l’origine delle comete. Gli appassionati di astronomia e i ricercatori sono ansiosi di seguire il suo percorso e di scoprire ulteriori dettagli su questo straordinario oggetto celeste.