La Finlandia dice stop al corsivo: rivoluzione nel mondo dell’insegnamento scolastico

In Finlandia, paese notoriamente ben più avanti rispetto al nostro, per quanto riguarda il principio di identità popolare e la compattezza degli abitanti, hanno deciso di adottare una strategia decisamente rivoluzionaria, caso unico e che avrà, probabilmente, un seguito a breve. Hanno deciso di abbandonare la scrittura in corsivo, in favore delle tastiere: per sopperire a questa variazione, aumenteranno le ore di disegno ed arti manuali, ma tutto questo inizierà ad essere concreto dal 2016. Ovviamente, c’è chi la ritiene un’ottima idea, e chi invece la ritiene una perdita di valori popolari e di cultura nazionale, oppure una preoccupante regressione dell’uso manuale. C’ da dire che poi arrivati ad una certa età, l’unico utilizzo della penna consiste nel firmare o nel scrivere brevi messaggi, tolte sporadiche sessioni in cui scrivere a mano è più duraturo, quindi questo potrebbe agevolare il processo e velocizzare il bambino a fare qualcosa che ormai è di uso comune. 

La percentuale di studenti che ottiene un diploma è altissima, il 93% e sta aumentando, mentre il 66% di essi si iscrive all’università, e gli insegnanti sono decisamente più pagati rispetto che in Francia, Germania o Italia, quindi la situazione economica e culturale del Paese, almeno dal punto di vista economico, è più che rosea. La Finlandia è un paese tecnologicamente molto avanzato, aperto alle novità, ma alcuni accolgono come eccessiva questa misura, in Italia invece si guarda con vivo interesse al tutto (con quali soldi?), auspicandosi in un futuro, temiamo lontano, che si giunga ad un’innovazione radicale. 

La Finlandia dice stop al corsivo: rivoluzione nel mondo dell'insegnamento scolastico

La Finlandia dice stop al corsivo: rivoluzione nel mondo dell’insegnamento scolastico

L’uso della scrittura a macchina potrebbe comportare maggiore difficoltà di sintesi e a memorizzare l’argomento in questione, si sa che quando scriviamo al pc teniamo ad evitare il  più possibile i movimenti della testa (per pigrizia, ma soprattutto perchè siamo così abituati a stare fermi con la testa, nel guardare pc e smartphone, che ormai fatichiamo anche ad alzare lo sguardo), ma altri dissentono. Quel che spaventa è la velocità del progresso, e la possibile perdita di valori: a dirla tutta, questo spaventa anche noi, per amore del progresso a volte si finisce con il regredire clamorosamente, vedasi il caso degli smartphone, ormai abbiamo perso la facoltà di dialogare e ragionare. L’uso del pc e degli smartphone hanno già portato ad un dato di fatto, ovvero che non siamo più capaci ad usare il corsivo, ma scriviamo in stampatello, rifacendoci alla scrittura sul pc. La Finlandia tuttavia è un esempio per tutti, e la loro scuola ha tanto da raccontarci, quindi qui in Italia forse siamo gli ultimi a poter giudicare, dato che li hanno valori da preservare, noi, no (ormai).