Terremoto Albania: dopo la scossa il suolo si è sollevato di 10 cm

I risultati dell’analisi condotta da Ingv sulla base delle immagini catturate dai satelliti Sentinel-1 prima e dopo il terremoto M 6.2 in Albania

Gli esperti ne sono certi: il forte terremoto di magnitudo 6.2 che il 26 novembre 2019 ha colpito l’Albania ha provocato il sollevamento del suolo di almeno 10 centimetri nei pressi della città di Durazzo. Per arrivare a questo risultato i sismologi dell’Ingv hanno analizzato le immagini radar catturate dai satelliti Sentinel-1 del porogramma europeo Copernicus di Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Europea. E’ stata infatti misurata la deformazion del suolo grazie ai dati raccolti dai radar ad apertura sintetica e al lavoro della piattaforma online Geohazard-tep sviullata dall’Esa. Gli esperti hanno messo a confronto una coppia di immagini radar che i satelliti hanno catturato dalla medesima posizione, una prima della scossa e l’altra dopo il terremoto. La conclusione è chiara: il suolo si è spostato come emerso dall’inteferogramma ottenuto mediante il confronto tra le due istantanee, ovvero la mappa dello spostamento del suolo.

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In un approfondimento dell’Ingv intanto si sottolinea come i terremoti si siano verificati “in un’area notoriamente sismica” oggetto di decine di terremoti anche di magnitudo superiore a 5.5 gradi della scala Richter. Si ricorda ad esempio il terremoto M 6.9 del 1979 avvenuto a 70 km a nord est di quello di due giorni fa. Un’intensa attività sismica che, sottolinea l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dimostra che “lo strato più esterno della Terra (litosfera) è alla costante ricerca di un proprio equilibrio, per la verità molto distante dall’essere raggiunto”.