USA: hacker attacca sito della Colonial Pipeline Company. A rischio forniture nell’East Coast

Un ransomware rischia di mettere in crisi la fornitura di petrolio in un’area di oltre 9.000 chilometri.

È un attacco informatico senza precedenti quello subito dagli Stati Uniti nelle ultime ore, potenzialmente in grado di mettere in ginocchio l’intero paese. Nel mirino degli hacker è finito uno dei principali oleodotti che garantisce la fornitura nelle regioni orientali del paese. Si tratta di un attacco ransomware, per il quale gli hacker richiedono un riscatto. A riportarlo è stata la NBC, sottolineando come l’infrastruttura sia di fondamentale importanza per una vasta zona che va del Texas fino a New York; un’area ampia oltre 9.000 chilometri.

L’attacco è stato confermato dalla stessa compagnia che ha indicato l’origine dei problemi dell’interruzione di fornitura a un ransomware che avrebbe provocato messo KO i sistemi informatici. Intanto la Colonial Pipeline Company ha messo offline il sistema mentre sta cercando di risolvere, per quanto possibile, il problema per il ripristino del servizio. Anche la Casa Bianca è intervenuta annunciando l’intervento dell’FBI per evitare interruzioni ai rifornimenti. Ora la paura è il prolungarsi del problema e le interruzioni delle forniture, soprattutto per la zona di New York.

Fonte:

https://www.nbcnews.com/news/us-news/cyberattack-forces-colonial-pipeline-shut-major-fuel-line-n1266737