Due buchi neri incredibilmente vicini si fonderanno scuotendo lo spazio tempo

La fusione tra circa 10mila anni produrrà onde gravitazionali che si propagheranno nello spazio.

Una scoperta straordinaria quella effettuata da un team di astronomi che ha individuato due buchi neri supermassicci che stanno per fondersi in un evento talmente violento che sarà in grado di scuotere il tessuto dello spazio-tempo. La coppia di buchi neri, dal nome PKS 2131-021, dista dalla nostra posizione circa 9 miliardi di anni luce, come specificato da una ricerca pubblicata il 23 febbraio su The Astrophysical Journal Letters. I due oggetti si sono avvicinati per circa 100 milioni di anni fino ruotare uno intorno all’altro in un sistema binario. Tra circa 10mila anni i due buchi neri si fonderanno, producendo onde gravitazionali, ovvero delle increspature spaziotemporali; un fenomeno previsto in passato da Albert Einstein. Nonostante le tante scoperte di buchi neri supermassicci, che secondo gli esperti si troverebbero nel centro di gran parte delle galassie, gli scienziati non sanno ancora come questi oggetti raggiungano dimensioni così estese, ma una delle possibilità è che i buchi neri si sviluppino da una o più fusioni tra due buchi neri piccoli. PKS 2131-021 è una categoria particolare di buco nero noto come blazar, ovvero un buco nero supermassiccio che sprigiona un getto di materia nello spazio. Quella materia nasce dagli anelli di gas caldo che si formano intorno ad alcuni buchi neri: quando un buco nero attira quel gas con la sua forte gravità, parte della materia può fuoriuscire, invece di essere spinta via in un getto di plasma che viaggia alla velocità della luce.

Due buchi neri incredibilmente vicini si fonderanno scuotendo lo spazio tempo

Gli esperti stavano osservando la luminosità di circa 1.800 blazar sparsi per l’universo quando hanno individuato qualcosa di eccezionale: la luminosità del blazar PKS 2131-021 fluttuava a intervalli regolari, in maniera così prevedibile che gli esperti hanno paragonato le fluttuazioni al ticchettio di un orologio. I sospetti degli esperti consisteva nel fatto che le fluttuazioni fossero il risultato di un altro buco nero che trascinava il primo mentre i due oggetti orbitavano l’uno attorno all’altro completando un giro in circa due anni circa, ma erano necessari altre informazioni per individuare la durata di questo ciclo. Perciò i ricercatori hanno osservato i dati di cinque osservatori, in un periodo di ben 45 anni. Tutti i dati rafforzavano le previsioni degli esperti su come la luminosità del blazar binario cambiava nel tempo. In caso di conferma, PKS 2131-021 sarebbe la seconda coppia di buchi neri più ravvicinata mai individuata.