Impiantato il primo pacemaker bicamerale senza fili, un vero successo per l’Aoup

In Aoup impiantato il primo pacemaker bicamerale senza fili, i primi in Toscana e fra i pochi centri al mondo.

primo pacemaker bicamerale senza fili
Fonte: Twitter/@AoupPisana

L’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana vanta un primato in tutta la Toscana; pochi giorni fa infatti l’equipe dell’Unità operativa di Cardiologia 2 ha eseguito nelle sale di elettrofisiologia un intervento di eccellenza.

È stato infatti impiantato il primo pacemaker bicamerale senza fili, operazione eseguita in pochi altri ospedali al mondo e solo in un altro nella nostra Italia. La particolarità di questo dispositivo è che, attraverso una procedura mini-invasiva viene introdotto direttamente nella cavità cardiaca, passando attraverso la vena femorale, senza quindi nessuna apertura della cute né tasca sottocutanea e senza nessuna cicatrice.

Eugenio Giani, presidente della Regione, ha commentato entusiasta: “Sono molto orgoglioso dell’avanguardia tecnologica e dell’eccellenza dei nostri professionisti, che consentono interventi di altissima specialità come quello dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana. Mi congratulo con il dottor Zucchelli e con la sua equipe per avere impiantato con successo il primo pacemaker bicamerale senza fili, consentendo alla Toscana un ulteriore salto di qualità nell’ambito dell’interventistica cardiologica. Della nuova tecnologica utilizzata beneficiano soprattutto i pazienti, ma anche l’intero sistema sanitario toscano, che continua a investire sullo sviluppo dell’innovazione, della ricerca e delle competenze per migliorare la qualità dei servizi e delle prestazioni.”

Dal canto suo il dottor Giulio Zucchelli ha spiegato: “Grazie a questa nuova tecnologia i dispositivi atriali e ventricolari comunicano tra loro tramite Bluetooth con il risultato del sincronismo nella stimolazione cardiaca. Altro vantaggio è la facilità del recupero in caso di necessità di sostituzione di un dispositivo o di entrambi o in caso di passaggio a dispositivo monocamerale per le variate esigenze terapeutiche del paziente.”

Poco tempo fa il professor Claudio Tondo, subito dopo il primo intervento di questo genere in Italia aveva dichiarato: “Attualmente in Italia si effettuano circa 30.000 interventi di inserimento o sostituzione di pacemaker ogni anno. Sono convinto che la tecnologia wireless sostituirà gradualmente gli impianti tradizionali anche per i casi più complessi.”