Scoperto il più antico antenato dei vertebrati, incluso l’uomo

E’ stata identificata una strana creatura acquatica vissuta 518 milioni di anni fa ed è la più antica antenata di tutti i vertebrati.

antico antenato dei vertebrati
Fonte: Wikipedia

Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Scienze e condotto dall’Istituto di Geologia e Paleontologia di Nanjing, dall’Accademia Cinese delle Scienze e dall’Università di Nanjing potrebbe finalmente portare a conoscenza dell’anello mancante dell’evoluzione tra invertebrati e vertebrati.

Lo studio è frutto di una ricerca durata circa 30 anni sui resti di quello che si ritiene sia il vertebrato più antico, una creatura acquatica vissuta circa 520 milioni di anni fa e chiamata Yunnanozoo dal nome della provincia dello Yunnan in Cina dove è stata trovata. Lo Yunnanozoo, simile a un pesce con gli occhi e un corpo morbido come un verme sarebbe quindi la più antica testimonianza fossile del salto evolutivo che ha dato origine allo scheletro nei cordati.

Baoyu Jiang, co-autore dello studio e ricercatore presso l’Università di Nanjing, ha spiegato: “Lo scheletro di questi organismi condivide tre caratteristiche con i vertebrati appartenenti al gruppo dei cordati: predominanza di microfibrille nella matrice cartilaginea, archi branchiali con strutture circolari impilate e presenza di barre orizzontali ad entrambe le estremità degli archi.”

Il passo successivo, ha aggiunto, sarà “scoprire quali sono i passaggi evolutivi che hanno portato i vertebrati a sviluppare le loro mascelle a causa degli archi delle parti frontali. Abbiamo bisogno di trovare prove per studiare ulteriormente questo processo.” Le osservazioni infatti hanno evidenziato che negli Yunnanozoi studiati erano presenti sette archifaringei, strutture di cartilagine tipiche dei vertebrati che ancora oggi è possibile osservare in alcuni pesci privi di mandibole. Il paleontologo Tian Qingyi ha affermato: “Due tipi di scheletri faringei – i tipi a canestro e quelli isolati – si trovano nel Cambriano e nei vertebrati viventi. Ciò implica che la forma degli scheletri faringei abbia una storia evolutiva iniziale più complessa di quanto si pensasse in precedenza”.