Tra i dinosauri predatori c’erano specie piccole come un uccello e altre giganti come i tirannosauri. Ora, gli scienziati hanno determinato come alcuni dinosauri sono riusciti a diventare così grandi: la longevità sembra essere la chiave.
Il peso dei moderni predatori terrestri può variare da pochi grammi a più di una tonnellata. Tuttavia, nell’era mesozoica queste differenze erano ancora più ampie. I più piccoli teropodi conosciuti (dinosauri carnivori), gli ‘Anchiornis huxleyi‘, pesavano intorno ai 200-300 grammi, mentre altri presentavano casi di gigantismo, con dimensioni che nessun altro predatore terrestre attuale ha raggiunto. Ad esempio, il famoso ‘Tyrannosaurus rex’ era in grado di raggiungere, da adulto, tra le 8 e le 9 tonnellate di peso, ovvero quattro volte la massa di un ippopotamo. Fino a poco tempo fa, gli scienziati credevano che queste differenze dimensionali fossero spiegate dal cosiddetto tasso di crescita. In altre parole, pensavano che i piccoli dinosauri crescessero lentamente e i grandi dinosauri crescessero in modo anormalmente veloce.
Dopo aver studiato le ossa di circa 80 specie di dinosauri carnivori, tuttavia, un team internazionale di paleontologi degli Stati Uniti e dell’Argentina ha concluso che non vi era alcuna relazione tra il tasso di crescita e le dimensioni del corpo. Man mano che crescono, le ossa di molti animali, compresi i dinosauri, lasciano tracce, proprio come gli anelli dei tronchi degli alberi. Questi segni possono essere utilizzati per stimare il tasso di crescita: quelli molto distanziati indicano una crescita più rapida, quelli ravvicinati più lenta. Poiché le condizioni di vita variano di anno in anno, possono esserci momenti in cui il cibo scarseggia, ad esempio, anche il tasso di crescita dell’organismo cambia e questo si riflette in questi segni. Grazie a questa analisi, gli scienziati hanno stabilito che alcuni dinosauri giganti crescevano molto lentamente, anche più lentamente degli odierni alligatori, mentre gli altri più piccoli crescevano velocemente come i mammiferi di oggi. Tuttavia, la durata della vita delle piccole specie era molto più breve, mentre i tirannosauri avevano un’aspettativa di vita media circa 30 anni. Pertanto, contrariamente alle aspettative, non è stato solo il tasso di crescita, ma anche la durata del periodo di aumento di massa, a svolgere un ruolo chiave nel motivo per il quale alcune specie di dinosauri predatori sono diventate così grandi. I particolari della ricerca sono stati pubblicati su Science.