Stagione degli uragani nell’Atlantico 2024: previsione record

Il satellite GOES-16 della NOAA ha catturato l'uragano Idalia che si avvicinava alla costa occidentale della Florida mentre l'uragano Franklin si agitava nell'Oceano Atlantico alle 17:01 EDT del 29 agosto 2023.
La scorsa stagione degli uragani, che ha visto protagonisti l’uragano Idalia (a sinistra) e Franklin (a destra), ha registrato un’attività superiore alla media. (Satelliti NOAA)

La stagione degli uragani nell’Atlantico, che va da giugno a novembre di ogni anno, è il periodo in cui si verificano le tempeste tropicali più potenti nel bacino. Secondo le nuove previsioni dei meteorologi dell’Università dello Stato del Colorado (CSU), la stagione di quest’anno si preannuncia estremamente attiva.

Il team di esperti prevede un totale di 23 tempeste nominate, di cui 11 dovrebbero evolvere in uragani. Tra questi, si stima che 5 potrebbero raggiungere la forza di un uragano di categoria 3 o superiore, con il 62% di probabilità di colpire la costa degli Stati Uniti.

Questa previsione rappresenta il numero più alto di uragani mai previsti dal team della CSU durante la previsione di aprile, da quando ha iniziato a produrre previsioni 41 anni fa. Si tratta di una stagione che si prevede sarà caratterizzata da un’attività degli uragani pari al 170% rispetto alla media dal 1991 al 2020, superando il 120% dell’anno scorso.

Le previsioni si basano su un modello statistico e simulazioni al computer degli uragani, che considerano diversi parametri come il taglio del vento, le temperature della superficie del mare e i livelli di umidità. Inoltre, è stata utilizzata una nuova metrica chiamata energia ciclonica accumulata (ACE), che tiene conto della frequenza, intensità e durata delle tempeste.

Le condizioni di El Niño sono state considerate nel processo di previsione, con la prospettiva che si trasformino in condizioni di La Niña durante l’estate e l’autunno. Questo potrebbe favorire condizioni di taglio del vento favorevoli agli uragani, poiché le temperature della superficie del mare nell’Atlantico orientale e centrale sono attualmente a livelli record di calore.

Un Atlantico tropicale più caldo del normale fornisce un ambiente più favorevole alla formazione e all’intensificazione degli uragani. Tuttavia, i ricercatori sottolineano la necessità di cautela nell’interpretare i risultati, poiché molte variabili possono cambiare prima che la stagione raggiunga il suo picco.

Nonostante ciò, i livelli di fiducia nei risultati sono superiori alla media, con la stagione degli uragani del 2024 che sembra presentare caratteristiche simili a stagioni passate come il 2010 e il 2020, entrambe molto attive.

Phil Klotzbach, autore principale del rapporto, ha dichiarato che le stagioni analogiche hanno mostrato un’attività degli uragani molto elevata, riducendo l’incertezza rispetto alle previsioni tipiche di aprile.

Indipendentemente dall’attività prevista, si consiglia alle persone, in particolare a coloro che vivono lungo le coste, di prendere le precauzioni necessarie. È importante ricordare che basta un solo uragano che colpisce la terraferma per rendere attiva la stagione, quindi è fondamentale essere preparati.

Per ulteriori dettagli sulla previsione completa, è possibile consultare il rapporto originale.

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