L’evoluzione del fuoco sulla Terra

La Terra ha trascorso miliardi di anni senza incendi fino all’evoluzione dell’ossigeno e alla comparsa dei primi vasti incendi boschivi.

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Il primo fuoco sulla Terra è stato sorprendentemente recente. (m.mphoto/Shutterstock.com)

La Terra è l’unico pianeta del nostro Sistema Solare che abbia mai sperimentato un incendio. Mentre su Venere, il pianeta più caldo, potrebbero esserci vulcani che emettono magma sulla superficie, non si è mai verificato un vero incendio. Allo stesso modo, né su Mercurio, né su Giove, né su nessun altro pianeta del nostro sistema solare o di qualsiasi altro sistema stellare si è mai sviluppato un incendio.

Per miliardi di anni della storia terrestre, non c’era traccia di incendi. È stato necessario un lungo periodo di tempo prima che le condizioni per un incendio potessero verificarsi, con gli abitanti primordiali del pianeta che vivevano in un mondo privo di fuoco per un periodo di tempo inimmaginabile.

Anche se i vulcani potevano produrre fontane di fuoco, come probabilmente accade su Io, e potevano esserci fiamme da eruzioni vulcaniche gassose, si trattava di magma spruzzato da una fessura, non di un vero incendio.

Circa 2,4 miliardi di anni fa, l’atmosfera terrestre era probabilmente avvolta da una densa foschia di metano, prodotta dalla vita batterica emergente sul pianeta. Successivamente, si è verificato il Grande Evento dell’Ossidazione, durante il quale antiche cianobatterie hanno iniziato a produrre energia dalla luce solare, rilasciando ossigeno nell’atmosfera.

Questo evento ha segnato l’inizio dell’accumulo di ossigeno molecolare nell’atmosfera, sebbene inizialmente non in concentrazioni sufficienti per sostenere la combustione. Il Grande Evento dell’Ossidazione, noto anche come Catastrofe dell’Ossigeno, ha portato la Terra in un periodo di profondo congelamento globale, poiché l’ossigeno ha destabilizzato il metano, eliminandolo e causando il collasso dell’effetto serra.

Il primo reperto fossile di fuoco risale al periodo dell’Ordoviciano medio, miliardi di anni dopo. Esiste un punto ottimale per la presenza di ossigeno in relazione al fuoco: se l’ossigeno è inferiore al 13%, la materia vegetale non brucia, se è superiore al 35%, brucia così intensamente che le foreste non potrebbero sopravvivere.

Nel periodo dell’Ordoviciano, circa 470 milioni di anni fa, le prime piante terrestri come muschi ed epatiche hanno iniziato a produrre più ossigeno, portando infine a una concentrazione sufficiente per innescare incendi. Intorno a 420 milioni di anni fa, è stata rinvenuta la prima evidenza fossile di fuoco sulla Terra, rappresentata dal carbone presente nelle rocce di quel periodo.

Tuttavia, i vasti incendi boschivi non si sono verificati fino a circa 383 milioni di anni fa, quando i livelli di ossigeno hanno raggiunto una stabilità che ha permesso lo sviluppo di incendi su larga scala. Da allora, gli incendi sono diventati un fenomeno comune e spesso devastante.

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