Scoperta di un Quasar Straordinario: Chiavi per Comprendere l’Universo Primordiale

Un quasar unico offre nuove prospettive sulla reionizzazione e la crescita dei buchi neri supermassicci.

Scoperta di un Quasar Straordinario

Un recente studio condotto da astronomi dell’Università di Yale ha rivelato un quasar straordinario, che potrebbe fornire nuove chiavi di lettura per comprendere la fine delle “ere oscure” dell’universo. Questo quasar, caratterizzato da una luminosità che varia rapidamente, emette un potente getto diretto verso la Terra, offrendo un’opportunità unica per osservare l’evoluzione dell’universo primordiale.

Analisi e Scoperte

Grazie all’analisi condotta con telescopi a raggi X, i ricercatori hanno esaminato l’estrema variabilità di questo quasar, gettando nuova luce sulla rapida crescita di alcuni buchi neri supermassicci nel primo miliardo di anni dopo il Big Bang. Le scoperte potrebbero contribuire a risolvere enigmi riguardanti le ere oscure e il ruolo cruciale dei buchi neri nella reionizzazione dell’universo.

Un Quasar di Rilevanza Straordinaria

Il quasar scoperto, annunciato il 14 gennaio durante la riunione invernale della American Astronomical Society, è l’oggetto più distante mai osservato dal telescopio spaziale NuSTAR della NASA. Si distingue per la sua notevole variabilità, che implica cambiamenti significativi nella luminosità nel tempo. Lea Marcotulli, borsista post-dottorato in astrofisica a Yale, ha dichiarato che questo quasar è probabilmente un buco nero supermassiccio con un getto orientato verso la Terra.

Il Ruolo Fondamentale dei Quasar

I quasar sono tra gli oggetti più antichi e luminosi dell’universo, rappresentando i nuclei galattici attivi (AGN) al centro delle galassie. Questi oggetti emettono radiazione elettromagnetica in diverse lunghezze d’onda, rendendoli strumenti preziosi per gli astronomi. I quasar sono fondamentali per comprendere il periodo di reionizzazione, che si è verificato meno di un miliardo di anni dopo il Big Bang.

Concetto dell'artista di NASA NuSTAR
Concetto dell’artista di NuSTAR in orbita.
NASA/JPL-Caltech
  • Emissione di radiazione in vari spettri: radio, infrarosso, visibile, ultravioletta, raggi X e raggi gamma
  • Studio della struttura e dell’evoluzione del cosmo
  • Comprensione della reionizzazione e della formazione delle prime stelle

Variabilità e Relatività Speciale

I ricercatori hanno confrontato le osservazioni di NuSTAR con dati del telescopio a raggi X Chandra, scoprendo che le emissioni di raggi X del quasar avevano raddoppiato la loro intensità in un intervallo di tempo sorprendentemente breve. A causa degli effetti relativistici, i quattro mesi sulla Terra corrispondevano a sole due settimane per il quasar. Meg Urry, professore di fisica e astronomia presso Yale, ha sottolineato l’importanza di questo livello di variabilità.

Implicazioni per la Comprensione dei Buchi Neri

Le scoperte di questo studio offrono informazioni preziose per gli astronomi che studiano la reionizzazione. Potrebbero indirizzare la ricerca verso altri potenziali buchi neri supermassicci provenienti dall’universo primordiale. La possibilità di identificare ulteriori buchi neri supermassicci dotati di getti solleva interrogativi su come questi oggetti siano riusciti a crescere così rapidamente.

Conclusione della Ricerca

Questa ricerca, intitolata “Osservazioni di NuSTAR di un Quasar a Flusso Variabile nell’Epoca della Reionizzazione”, è stata condotta da un team di esperti e pubblicata il 14 gennaio 2025 nell’Astrophysical Journal Letters. La NASA ha fornito supporto fondamentale per la realizzazione di questo studio.

Fonti e Riferimenti dell'Articolo: