Il Rischio del Grasso Intermuscolare per la Salute Cardiovascolare
Una recente ricerca ha dimostrato che le persone con un’elevata quantità di grasso intermuscolare, ovvero il grasso presente tra le fibre muscolari, hanno un rischio significativamente maggiore di morte o ospedalizzazione a causa di malattie cardiache. Questo legame rimane costante anche considerando l’indice di massa corporea (IMC), suggerendo che l’IMC non è un indicatore adeguato della salute cardiovascolare.
Importanza della Scoperta
Viviany Taqueti, coautrice dello studio e direttrice del Laboratorio di Stress Cardiaco presso il Brigham and Women’s Hospital, sottolinea l’importanza di questa scoperta. Essa afferma che:
- Il grasso intermuscolare può aumentare il rischio di malattie cardiache.
- Questa informazione è utile per identificare le persone a rischio, indipendentemente dall’IMC.
Limitazioni dell’Indice di Massa Corporea
Gli autori dello studio evidenziano che gli effetti del grasso muscolare sulla salute rimangono poco compresi. Tuttavia, sono stati già associati a condizioni come:
- Resistenza all’insulina
- Diabete di tipo 2
Questo studio rappresenta la ricerca più completa finora condotta sull’impatto del grasso intermuscolare sulle malattie cardiache, chiarendo le limitazioni dell’IMC nella valutazione del rischio cardiovascolare.

Il Ruolo del Grasso Corporeo
È fondamentale notare che una certa quantità di grasso corporeo è necessaria per il funzionamento del corpo umano. Tra i vari tipi di grasso, il tessuto adiposo intermuscolare (IMAT) è presente nella maggior parte dei muscoli. La quantità di grasso intermuscolare varia da individuo a individuo e tende ad aumentare con l’età.
Ricerche Precedenti e Nuove Scoperte
Ricerche precedenti hanno collegato alti livelli di IMAT a problemi come:
- Resistenza all’insulina
- Sindrome metabolica
- Perdita di forza
- Difficoltà di mobilità
Tuttavia, molte domande rimangono senza risposta riguardo all’IMAT e al suo impatto sulla salute cardiovascolare.
Indagine sul Legame tra Qualità Muscolare e Salute Cardiaca
Taqueti e il suo team hanno indagato il legame tra la qualità muscolare e la disfunzione microvascolare coronarica (CMD). Questa condizione è caratterizzata dal danneggiamento dei piccoli vasi sanguigni che forniscono sangue al cuore. Taqueti spiega che:
- La composizione corporea può influenzare la microcircolazione del cuore.
- È possibile valutare il rischio futuro di insufficienza cardiaca, infarto e morte.
Dettagli dello Studio
Lo studio ha coinvolto 669 pazienti del Brigham and Women’s Hospital, tutti con sintomi di dolore toracico o mancanza di respiro. I ricercatori hanno utilizzato scansioni PET/CT per esaminare il cuore e analizzare la composizione corporea. Un aspetto chiave è stata la misurazione della frazione di muscolo grasso, che rappresenta il rapporto tra il grasso intermuscolare e il muscolo scheletrico.
Risultati e Implicazioni
Dopo un follow-up di circa sei anni, i risultati hanno rivelato che:
- I pazienti con alti livelli di IMAT avevano una maggiore probabilità di sviluppare CMD.
- Ogni incremento dell’1% nella frazione di muscolo grasso era associato a un aumento del 2% del rischio di CMD.
- Un incremento del 7% del rischio di eventi cardiovascolari avversi è stato osservato, indipendentemente dall’IMC.
Questi risultati suggeriscono che i pazienti con eccesso di IMAT e segni di CMD sono particolarmente vulnerabili.
Conclusioni e Futuri Sviluppi
È interessante notare che l’accumulo di grasso in altre aree del corpo non sembrava aumentare il rischio. Secondo Taqueti, il grasso immagazzinato nei muscoli potrebbe contribuire a processi infiammatori e a un metabolismo del glucosio alterato. Gli autori riconoscono che lo studio presenta limitazioni significative e affermano che:
- La ricerca futura dovrebbe approfondire il legame tra grasso muscolare e malattie cardiache.
- È necessario indagare come utilizzare queste informazioni per migliorare la salute e salvare vite.
I risultati di questo studio sono stati pubblicati nell’European Heart Journal, contribuendo a una comprensione più profonda delle interazioni tra composizione corporea e salute cardiovascolare.
Fonti e Riferimenti dell'Articolo: