Scoperta Straordinaria della Sonda Juno
La sonda Juno della NASA ha recentemente rivelato un vasto punto caldo vulcanico sulla luna di Giove, Io. Questo fenomeno supera qualsiasi eruzione mai registrata nel nostro sistema solare. Grazie allo strumento Jovian Infrared Auroral Mapper (JIRAM), è stato possibile identificare un’emissione di oltre 80 trilioni di watt di energia, superando di gran lunga il noto Loki Patera, un lago di lava già famoso per la sua attività. Gli eventi vulcanici osservati su Io, il corpo celeste più vulcanico del sistema solare, si rivelano estremamente intensi.
Un’Impressionante Scoperta Vulcanica
La sonda Juno ha localizzato un imponente punto caldo nell’emisfero meridionale di Io. Questa regione infuocata è così vasta da superare le dimensioni del Lago Superiore della Terra. Produce un’energia sei volte maggiore rispetto a quella generata da tutte le centrali elettriche del mondo messe insieme. Scott Bolton, principale investigatore di Juno, ha commentato:
- “Durante la missione estesa di Juno, abbiamo effettuato due passaggi molto ravvicinati a Io.”
- “I risultati di questo ultimo sorvolo ci hanno davvero sorpreso.”
- “Si tratta dell’evento vulcanico più potente mai registrato nel nostro sistema solare.”
Meccanismi dell’Attività Vulcanica di Io
L’attività vulcanica di Io è alimentata dalle enormi forze gravitazionali esercitate da Giove. Con dimensioni simili a quelle della Luna terrestre, Io orbita attorno al gigante gassoso seguendo un percorso ellittico, completando un’orbita ogni 42,5 ore. Questa orbita non uniforme provoca fluttuazioni nella distanza tra Io e Giove, generando una continua compressione e distensione della luna. Tale processo produce un calore interno considerevole, che alimenta l’eruzione di colonne di lava e cenere vulcanica da oltre 400 vulcani presenti sulla sua superficie.

Osservazione Infrarossa di Juno
JIRAM, progettato per captare la luce infrarossa invisibile all’occhio umano, esplora le profondità dell’atmosfera di Giove. Durante la missione estesa, Juno passa vicino a Io ogni due orbite, sorvolando sempre la stessa area. I passaggi ravvicinati precedenti sono avvenuti nel dicembre 2023 e nel febbraio 2024. L’ultimo sorvolo, avvenuto il 27 dicembre 2024, ha portato Juno a circa 46.200 miglia (74.400 chilometri) da Io, con lo strumento infrarosso puntato sull’emisfero meridionale della luna.

Eruzione da Record su Io
Durante l’osservazione, JIRAM ha registrato un evento di radianza infrarossa straordinariamente intenso. Alessandro Mura, co-investigatore di Juno, ha spiegato:
- “Abbiamo evidenze che ciò che abbiamo rilevato è un insieme di punti caldi che eruttano simultaneamente.”
- “I dati supportano l’idea che questa sia l’eruzione vulcanica più intensa mai registrata su Io.”
Il team scientifico di JIRAM stima che questa caratteristica si estenda per circa 40.000 miglia quadrate (100.000 chilometri quadrati), superando il precedente record di Loki Patera. La potenza totale della radianza del nuovo punto caldo è stata misurata ben oltre 80 trilioni di watt.
Documentazione dell’Evento Vulcanico
La camera a luce visibile JunoCam ha catturato immagini di questo evento straordinario. Il team ha confrontato le immagini di JunoCam dei passaggi precedenti a Io con quelle raccolte durante il sorvolo del 27 dicembre. I cambiamenti nel colore della superficie attorno al nuovo punto caldo erano evidenti, indicando attività vulcanica.
Un’eruzione di tale portata è destinata a lasciare segni duraturi sulla superficie di Io, generando caratteristiche geologiche come depositi piroclastici e flussi di lava.
Prospettive Future sul Vulcanismo di Io
Il prossimo passaggio di Juno, previsto per il 3 marzo, offrirà l’opportunità di esaminare nuovamente il punto caldo e monitorare eventuali cambiamenti. Scott Bolton ha commentato:
- “Questo nuovo punto caldo potrebbe avere implicazioni ben più ampie.”
- “Potrebbe migliorare la nostra comprensione del vulcanismo su Io e altri mondi del sistema solare.”
Informazioni sulla Missione Juno
Juno è una sonda della NASA concepita per studiare Giove e rivelare i segreti della sua atmosfera e della sua struttura interna. Lanciata nel 2011, Juno orbita attorno a Giove dal 2016, apportando scoperte rivoluzionarie. La missione è gestita dal Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA e guidata da Scott Bolton del Southwest Research Institute. Juno è dotata di strumenti scientifici avanzati, tra cui il Jovian Infrared Auroral Mapper (JIRAM), finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), che ha giocato un ruolo cruciale nello studio dell’atmosfera di Giove e dell’attività vulcanica su Io.
