Nuova Fabbrica di Tintura Viola Scoperta in Israele

Un'importante scoperta archeologica che rivela antiche tecniche di tintura.

Scoperta della Fabbrica Industriale di Tintura Viola

Recentemente, è stata effettuata una scoperta straordinaria nel campo dell’archeologia: una fabbrica industriale di tintura viola, attiva per un periodo di cinquecento anni, dal 1100 al 600 a.C., è stata rinvenuta in Israele. Questo sito, situato nel villaggio di pescatori di Tel Shiqmona, lungo la costa del Carmel, offre nuove prospettive su un colore che ha storicamente simboleggiato potere e ricchezza. Prima di questa scoperta, le evidenze riguardanti i luoghi di produzione di questo prezioso colorante erano estremamente limitate. Un team di esperti dell’Istituto Zinman di Archeologia dell’Università di Tel Aviv, in collaborazione con l’Università di Chicago, ha pubblicato uno studio su PLOS, documentando questa scoperta senza precedenti. La fabbrica rappresenta un importante passo avanti nella comprensione delle tecniche di tintura utilizzate nell’antichità.

Importanza del Sito Archeologico di Tel Shiqmona

Il sito di Tel Shiqmona si configura come un punto di riferimento cruciale per la ricerca archeologica, poiché potrebbe facilitare l’individuazione di ulteriori siti di produzione di tintura viola, un prodotto di grande valore nell’epoca biblica. La fabbrica è emersa grazie al ritrovamento di conchiglie frantumate, che costituivano la materia prima per il processo di tintura. Queste conchiglie, inizialmente verdi, assumevano una tonalità viola quando esposte all’aria. Il processo di tintura delle lane e delle fibre era complesso e articolato, comprendendo diverse fasi, tra cui:

  • Raccolta dei molluschi
  • Stoccaggio delle conchiglie
  • Estrazione del colorante
  • Preparazione della soluzione di tintura
  • Tintura delle fibre

Questa scoperta offre una visione dettagliata delle tecniche utilizzate per ottenere il pregiato colorante viola, evidenziando l’importanza di Tel Shiqmona nella storia della tintura.

Analisi del Processo di Produzione della Tintura Viola

Lo studio ha chiarito la distinzione tra l’estrazione e l’applicazione del colorante, suddividendo il processo produttivo in due fasi distinte. Attraverso analisi chimiche e mineralogiche, i ricercatori hanno potuto collegare diverse categorie di artefatti, fornendo la prima prova diretta degli strumenti utilizzati nella produzione di tintura viola durante l’Età del Ferro nel Levante. Questo periodo storico si estende dal regno biblico di Israele fino al Primo Tempio di Gerusalemme. Il team ha identificato un totale di 176 artefatti associati alla produzione di tintura, classificandoli in sei categorie distinte, tra cui:

  • Tini di grande capacità, fino a 350 litri
  • Frammenti ceramici macchiati di viola
  • Pietre di macinazione in basalto
  • Ciotole e martelli utilizzati nel processo

Questi ritrovamenti rappresentano il più grande insieme di artefatti mai scoperto nel Mediterraneo, superando di gran lunga le scoperte precedenti.

Prospettive Future nella Ricerca Archeologica

La produzione di tintura, come dimostrano i resti rinvenuti, era un’attività caratterizzata da una notevole quantità di rifiuti. Questo suggerisce che, dove c’è un’attività produttiva, è probabile che ce ne siano altre nelle vicinanze. Pertanto, la ricerca di ulteriori fabbriche di tintura viola è destinata a proseguire. Gli autori dello studio concludono con un consiglio che risuona nel settore immobiliare: “posizione, posizione, posizione”. È altamente probabile che diverse organizzazioni, sia grandi che piccole, avessero aperto i loro laboratori in prossimità di ecosistemi marini prosperi, sfruttando così le risorse naturali disponibili. Questa scoperta non solo arricchisce la nostra comprensione della storia della tintura, ma apre anche nuove strade per future ricerche archeologiche.