Il misterioso omicidio di John Forde nel 1337
Nel lontano 1337, un tragico evento scosse le strade affollate di Londra: il sacerdote John Forde fu assassinato in pieno giorno, in una delle vie più trafficate della capitale inglese. Recenti ricerche suggeriscono che questo omicidio non fosse frutto del caso, ma piuttosto un atto di vendetta premeditato, orchestrato da una figura di spicco dell’aristocrazia. Secondo il criminologo Manuel Eisner, si tratta di un crimine pianificato e perpetrato con freddezza, coinvolgendo un familiare e alcuni complici. Questo fa emergere un chiaro movente di vendetta, rivelando le complesse dinamiche di potere dell’epoca.
Il progetto Medieval Murder Maps e il contesto storico
Il progetto Medieval Murder Maps, diretto da Eisner, si propone di mappare le morti violente registrate nei documenti dei coroner del XIV secolo. Il caso di Forde riveste un’importanza particolare, non solo per il coinvolgimento di personaggi di alto profilo, ma anche perché si svolge a Westcheap, noto come uno dei principali “hotspot” di omicidi medievali a Londra. Questa zona era famosa per i suoi mercati vivaci, le taverne affollate e, purtroppo, per gli spargimenti di sangue che si verificavano. I registri di quel periodo raccontano una storia intrisa di estorsioni, relazioni illecite e vendette, rivelando le tensioni tra la Chiesa e le élite nobiliari.
Le relazioni tra John Forde e Ela Fitzpayne
Il nome di John Forde compare in una lettera datata 1332, scritta dall’arcivescovo Simon Mepham, il quale accusava la nobildonna Ela Fitzpayne di avere relazioni illecite, tra cui quella con Forde. Come conseguenza delle sue azioni, a Fitzpayne fu imposto di scontare una penitenza pubblica umiliante, che prevedeva di camminare a piedi nudi lungo la cattedrale di Salisbury ogni autunno per sette anni. Questi tentativi di umiliazione pubblica nei confronti di Ela potrebbero essere stati parte di un intricato gioco politico, in cui la Chiesa cercava di affermare la propria autorità sulla nobiltà. John Forde si trovò intrappolato tra i due poteri, come ha osservato Eisner.
Il deterioramento della relazione e le conseguenze
La relazione tra Forde e Fitzpayne si deteriorò quando il sacerdote sembrò tradire la nobildonna, rivelando informazioni all’arcivescovo, forse nel tentativo di salvaguardare la propria posizione. Lo scandalo che ne seguì segnò la rottura definitiva della loro alleanza. L’arcivescovo impose a Ela una penitenza pesante e umiliante, che sembra non abbia rispettato, alimentando così un desiderio di vendetta. Non da ultimo, Forde sembrava essere sfuggito a qualsiasi punizione da parte della Chiesa, il che ha ulteriormente complicato la situazione.
Il tragico omicidio di John Forde
L’omicidio di John Forde avvenne la sera del 3 maggio 1337. Mentre si dirigeva lungo Cheapside dopo aver partecipato a una funzione religiosa, un sacerdote suo collega lo distrasse, permettendo a quattro aggressori di assalirlo nei pressi della cattedrale di St. Paul. Gli inflissero un colpo mortale alla gola con un lungo pugnale e lo colpirono ripetutamente allo stomaco. Solo uno degli aggressori fu mai accusato, e ciò avvenne solo cinque anni dopo il delitto. Gli altri, compresa Ela Fitzpayne, rimasero impuniti, evidenziando le ingiustizie del sistema legale dell’epoca.
Le implicazioni sociali e di genere del caso
Eisner commenta: “Una donna nell’Inghilterra del XIV secolo che saccheggiava priorati, sfidava apertamente l’arcivescovo di Canterbury e pianificava l’assassinio di un sacerdote. Ela Fitzpayne sembra essere stata una figura straordinaria.” Il caso di John Forde mette in luce i limiti della giustizia medievale, specialmente quando i crimini coinvolgevano l’élite. I ricercatori ritengono che la scelta di Westcheap come luogo dell’omicidio fosse intenzionale, un palcoscenico per inviare un messaggio chiaro: la nobiltà poteva ancora affermare la propria supremazia sul clero.
Conclusioni sul caso di John Forde e la giustizia medievale
Tuttavia, un aspetto che non può essere trascurato è la dimensione di genere della questione: Ela Fitzpayne è stata l’unica a essere portata davanti alla giustizia, mentre John Forde rimase impunito. L’esecuzione pubblica dell’omicidio, avvenuta davanti a una folla in pieno giorno, ricorda gli omicidi politici che si verificano oggi in paesi come la Russia o il Messico. Questo tipo di crimine è progettato per fungere da monito su chi detiene il potere. In contesti in cui il rispetto della legge è debole, assistiamo a omicidi perpetrati dai membri più influenti della società, che si prendono la giustizia nelle proprie mani, sia nel presente che sette secoli fa. Lo studio di Eisner è stato pubblicato nel Criminal Law Forum, contribuendo a una comprensione più profonda delle dinamiche di potere e giustizia nel Medioevo.
Come sottolineato da Eisner, il caso di John Forde offre spunti significativi sulla giustizia medievale e le sue implicazioni. Questo caso non solo illumina le ingiustizie del passato, ma invita anche a riflettere sulle dinamiche di potere che persistono ancora oggi.