Innovazione nelle neuroscienze con l’interfaccia cervello-computer
Sotto la direzione del professor Duan Feng, un team di ricercatori dell’Università di Nankai ha compiuto un passo significativo nel campo delle neuroscienze. Hanno realizzato il primo trial umano al mondo di un’interfaccia cervello-computer (BCI) impiantata attraverso i vasi sanguigni. Questa innovativa tecnologia ha permesso a un paziente di 67 anni, colpito da emiplegia a causa di un ictus, di riacquistare la capacità di muovere gli arti. Questo risultato è particolarmente rilevante, considerando la lenta ripresa del paziente nonostante le terapie riabilitative tradizionali. La BCI rappresenta una speranza concreta per molti pazienti con disabilità motorie.
Procedura minimamente invasiva per il trattamento
La procedura eseguita dal team di ricerca è stata caratterizzata da un approccio minimamente invasivo. I chirurghi hanno inserito un elettrodo a stent nei vasi sanguigni del cervello del paziente, utilizzando una vena del collo come accesso. Questo metodo si differenzia notevolmente da quello di Neuralink, l’azienda fondata da Elon Musk, che richiede un intervento chirurgico più invasivo per collegare direttamente il cervello a un chip. L’elettrodo impiantato, dotato di elettrodi spessi 50 micrometri, è stato posizionato lungo la parete del vaso sanguigno e collegato a un dispositivo wireless impiantato sotto la pelle del paziente. Questo sistema consente la raccolta e la trasmissione dei segnali elettroencefalografici (EEG), facilitando un’interazione diretta tra il cervello e il dispositivo.
Risultati promettenti e potenziamento della neuroplasticità
Il professor Duan ha spiegato che il team ha integrato l’interfaccia cervello-computer con la stimolazione elettrica funzionale. Questo approccio ha permesso aggiustamenti in tempo reale della terapia, supportando l’allenamento motorio e potenziando la neuroplasticità. I risultati ottenuti sono stati incoraggianti: dopo il trattamento, il paziente ha riacquistato la capacità di afferrare oggetti in modo volontario e ha potuto svolgere attività quotidiane senza manifestare effetti collaterali significativi. Questo progresso rappresenta un passo avanti fondamentale nella riabilitazione dei pazienti colpiti da ictus.
Studi preclinici e traguardi storici
Prima di avventurarsi nei trial umani, il team di ricerca ha condotto ampi studi preclinici su modelli animali. Nel 2022, i ricercatori avevano già fatto progressi notevoli, riuscendo a controllare i movimenti di una pecora grazie alla mappatura dei suoi segnali elettrici. L’anno successivo, un esperimento su una scimmia ha dimostrato la possibilità di nutrirsi utilizzando un braccio robotico, il cui movimento era guidato dai segnali di pensiero provenienti dalla corteccia motoria. Questo trial rappresenta un traguardo storico, essendo il primo impianto di BCI al mondo realizzato attraverso un intervento chirurgico interventistico.
Prospettive future per le interfacce cervello-computer
Secondo il professor Duan, i progressi ottenuti in questo campo aprono nuove prospettive per l’uso diffuso delle interfacce cervello-computer. Questa tecnologia offre speranza a pazienti con disabilità motorie, come quelle causate da ictus. Inoltre, la tecnologia BCI sviluppata in Cina sta avanzando rapidamente, superando le attuali capacità statunitensi. I trial clinici si stanno espandendo in diverse città e università cinesi, con l’obiettivo di restituire ai pazienti la mobilità. A differenza di altre aziende, il progetto cinese si propone di restituire ai pazienti la capacità di muoversi autonomamente.
Il supporto del governo cinese per le tecnologie BCI
Il successo di questo trial in Cina non solo conferma la sicurezza e l’efficacia della BCI minimamente invasiva, ma apre anche la strada a potenziali applicazioni su larga scala in futuro. Recentemente, l’Università Fudan ha annunciato di aver eseguito interventi chirurgici per interfacce spinali minimamente invasive, consentendo a un paziente completamente paralizzato di stare in piedi e camminare. Inoltre, l’Ospedale Secondo Affiliato dell’Università di Zhejiang ha realizzato il primo impianto di interfaccia neurale spinale a circuito chiuso del paese, permettendo a un paziente paraplegico di camminare e utilizzare il bagno in modo autonomo.
Iniziative per migliorare l’accesso alle tecnologie BCI
Il governo cinese sta attivamente promuovendo l’uso clinico delle interfacce cervello-computer. Nel mese di marzo, l’Amministrazione Nazionale per l’Assicurazione Medica ha introdotto una nuova categoria di assicurazione per la tecnologia BCI, con l’obiettivo di migliorare l’accesso e la copertura per i pazienti. Il 31 marzo, l’Amministrazione per l’Assicurazione Medica della Provincia di Hubei ha stabilito le prime linee guida sui prezzi per le procedure BCI nel paese, inclusi impianto e adattamento. Questi sviluppi segnano un passo fondamentale verso una più ampia adozione di queste tecnologie innovative, che potrebbero cambiare radicalmente la vita di molti pazienti.