Nuovo sistema STAR: la speranza per l’infertilità maschile

Scopri come l'IA sta rivoluzionando il trattamento dell'azoospermia.

Una nuova speranza per le coppie con problemi di fertilità

Una coppia sta vivendo un momento di grande attesa: dopo diciotto anni di trattamenti per la fertilità senza successo, sono finalmente in attesa del loro primo bambino. Questo straordinario traguardo è stato possibile grazie a un innovativo sistema alimentato dall’intelligenza artificiale, in grado di identificare spermatozoi precedentemente nascosti in un uomo diagnosticato con azoospermia. Il metodo, denominato STAR, acronimo di Sperm Tracking and Recovery, è stato sviluppato dal Dr. Zev Williams e dal suo team presso il Columbia University Fertility Center. Utilizzando tecnologie di imaging ad alta potenza e algoritmi di intelligenza artificiale, originariamente concepiti per l’astronomia e la ricerca di stelle lontane, il sistema è in grado di scovare spermatozoi rari in campioni di seme che in passato erano considerati privi di speranza. “Stiamo applicando le stesse tecnologie utilizzate per cercare vita nell’universo per contribuire a creare nuova vita qui sulla Terra”, ha affermato Williams. Questo approccio innovativo rappresenta una vera e propria rivoluzione nel campo della fertilità maschile.

Comprendere l’azoospermia e le sue sfide

L’azoospermia, una condizione che colpisce fino al 10% degli uomini infertili, si caratterizza per l’assenza di spermatozoi, rendendoli indetectabili anche attraverso l’uso di un microscopio. Le opzioni tradizionali per affrontare questa problematica includono l’impiego di spermatozoi da donatore o interventi chirurgici invasivi per estrarre tessuti dai testicoli. Tuttavia, il team di Williams ha dedicato cinque anni all’adattamento di strumenti di intelligenza artificiale, originariamente progettati per l’astronomia, al fine di localizzare spermatozoi anziché stelle. Il sistema STAR si collega a un microscopio attraverso telecamere ad alta velocità e analizza un campione di seme con una risoluzione straordinaria, catturando oltre 8 milioni di immagini in meno di un’ora. L’intelligenza artificiale è quindi in grado di isolare gli spermatozoi vitali senza arrecare danno alle cellule. “Un paziente ha fornito un campione e i tecnici altamente qualificati hanno esaminato quel campione per due giorni senza riuscire a trovare spermatozoi”, ha raccontato Williams a CTV News. “Quando abbiamo utilizzato il sistema STAR basato su IA, in un’ora ha identificato 44 spermatozoi”. Gli embriologi, successivamente, estraggono gli spermatozoi rilevati attraverso un processo delicato e non invasivo, evitando metodi come la centrifugazione, che potrebbero compromettere la vitalità delle cellule. Una volta recuperati, gli spermatozoi possono essere utilizzati immediatamente per la fecondazione in vitro (IVF) o congelati per tentativi futuri.

Il successo della prima gravidanza grazie al sistema STAR

La prima gravidanza di successo ottenuta grazie al sistema STAR è stata registrata all’inizio di quest’anno. Rosie, 38 anni, e suo marito, entrambi con nomi di fantasia, avevano quasi perso la speranza dopo anni di tentativi di IVF falliti in vari paesi. “Non c’era davvero nient’altro disponibile”, ha dichiarato Rosie. “Soprattutto considerando che ho qualche anno in più rispetto a quanto sarebbe ideale per la fertilità”. Nel mese di marzo, il sistema STAR ha identificato tre spermatozoi vitali nel campione del marito. I medici hanno proceduto a fecondare i suoi ovuli entro due ore e hanno impiantato gli embrioni poco dopo. Oggi, Rosie è incinta di cinque mesi. “Ci sono voluti due giorni per realizzare di essere davvero incinta”, ha confessato. “Ogni mattina mi sveglio e non riesco a credere che sia tutto vero”. Questo caso rappresenta un esempio tangibile di come l’innovazione tecnologica possa cambiare le vite delle coppie in difficoltà.

Considerazioni e prospettive future sul sistema STAR

Nonostante i risultati incoraggianti, alcuni esperti del settore invitano alla cautela. Il Dr. Robert Brannigan, della American Society for Reproductive Medicine, ha sottolineato che il metodo necessita di ulteriori dati prima di poter essere considerato una pratica standard. Anche il Dr. Gianpiero Palermo, pioniere della fecondazione in vitro con iniezione di spermatozoi, ha espresso preoccupazioni riguardo ai limiti del sistema STAR. “A mio avviso, questo approccio presenta delle lacune, poiché inevitabilmente ci saranno uomini che non avranno spermatozoi”, ha affermato. Tuttavia, Williams rimane ottimista riguardo al futuro. “Con il nostro metodo, molti uomini a cui era stato detto di non avere possibilità di avere un figlio biologico ora possono sperare in un cambiamento”, ha dichiarato. Attualmente, il sistema STAR è disponibile esclusivamente presso la Columbia University, con costi per il recupero degli spermatozoi stimati sotto i 3.000 dollari. Questo innovativo approccio potrebbe rappresentare una nuova frontiera nella medicina della fertilità.

Ulteriori informazioni e risorse utili

Per ulteriori dettagli sulla prima gravidanza ottenuta grazie a questo innovativo sistema, puoi leggere l’articolo su Time. Inoltre, per approfondire la storia della coppia che ha realizzato il sogno di diventare genitori, visita CTV News. Infine, per una panoramica più ampia sull’uso dell’intelligenza artificiale nella ricerca di spermatozoi, leggi l’articolo su The Washington Post. Queste risorse possono fornire ulteriori spunti e informazioni per chi è interessato a questo tema innovativo e cruciale.