Paleontologia: i resti di giganteschi pinguini scoperti in Nuova Zelanda

La scoperta è avvenuta a Waipara, nel nord di Canterbury.

Pinguini ”mostruosi” popolavano la Nuova Zelanda di 62 milioni di anni fa A rivelarlo è uno studio pubblicato lunedì sul Journal of Zoological Systematics and Evolutionary Research. Nella ricerca gli scienziati hanno identificato somiglianze tra alcune ossa fossilizzate, scoperte nel paese oceanico, e quelle di un gruppo di uccelli dell’emisfero settentrionale molto più recenti, noti come plotopterids. I pinguini neozelandesi, noti come Kumimanu, si distinguevano per la loro notevole altezza, pari a 1,5 metri.

Paleontologia: i resti di giganteschi pinguini scoperti in Nuova Zelanda

Sia i plotopteridi che i più antichi pinguini neozelandesi avevano becchi lunghi con narici a fessura mentre molto simili erano le ossa del torace, delle spalle e le ali. “La cosa straordinaria di tutto ciò è che i plotopteridi e i Kumimanu hanno evoluto queste caratteristiche condivise in maniera del tutto indipendente“, ha dichiarato Vanessa De Pietri, curatrice del Canterbury Museum, in una nota . “Si tratta di un esempio di ciò che chiamiamo evoluzione convergente, che avviene quando organismi lontanamente correlati sviluppano tratti morfologici simili in condizioni ambientali simili, anche in aree molto lontane.”