Terremoto Filippine: crolli a Cataingan e Palanas. Cresce l’attività di 4 vulcani

Almeno una persona è morta e 43 sono rimaste ferite a causa del terremoto di magnitudo 6,6 che ha scosso le Filippine centrali. Numerosi i danni agli edifici e alle strade mentre centinaia di residenti hanno lasciato le proprie case. Il terremoto, poco profondo, ha colpito a sud-est dell’isola di Masbate, nella regione di Bicol, questa mattina alle 8:03 ora locale (00:03 GMT). “Ci sono molte case danneggiate – ha dichiarato il sergente Antonio Clemente a Cataingan, una città di circa 50.000 abitanti, diversi chilometri a ovest dell’epicentro nel mare di Samar.

Secondo l’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia, il terremoto è avvenuto a circa cinque chilometri da Cataingán, a una profondità di circa 21 chilometri. Fonti locali, tra cui la stazione radio guidata da Christopher Decamon, ha riferito diversi soccorritori trasportare il corpo di un poliziotto dalle macerie di una casa a tre piani alla periferia di Cataingan. Successivamente la polizia ha confermato la morte dell’uomo mentre sedici persone sono rimaste ferite nello stesso comune. Nella vicina Palanas, almeno 27 persone sono rimaste ferite dopo essere state colpite dalla caduta di oggetti mentre alcuni motociclisti sono caduti dai loro mezzi durante la scossa, secondo quanto riferito alla radio DZBB Chris Adique, addetto municipale per i disastri. Finora, l’ufficio filippino di sismologia ha registrato almeno 24 scosse di assestamento, la più forte di magnitudo 3,8 della Scala Richter. Intanto cresce l’allerta su quattro vulcani dell’isola di Luzon,tra cui il Monte Taal, anche se resta da confermare la correlazione tra le eruzioni e gli eventi sismici.

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