Turchia: riportata alla luce una necropoli romana

Gli archeologi dell’Università di Uşak hanno scoperto 400 tombe di famiglie scavate nella roccia.

Il team di ricercatori dell’Università di Usak capeggiato da Birol Can, ha identificato ben 400 tombe a camera scavate nella roccia nel sito archeologico nel distretto di Ulubey. L’antica città di Blaundos, fondata durante il periodo di Alessandro Magno, un tempo si estendeva sulla cima di una collina circondata da un canyon. All’interno delle tombe, sono stati identificati dei sarcofagi molti dei quali contengono più defunti al loro interno. Con molta probabilità queste tombe sono state usate per generazioni, afferma l’esperto Birol Can. Sono stati rinvenuti anche diversi frammenti di ceramica e alcune monete databili tra il II e il IV secolo d.C., mentre in un’altra tomba sono state scoperte delle ossa risalenti al II-III secolo d.C., indizio che siamo di fronte a delle tombe di diverse famiglie che venivano aperte ogni volta che un altro membro moriva.

Turchia: riportata alla luce una necropoli romana.

Le mura erano affrescate con delle scene mitologiche tra le quali è possibili distinguere alcuni personaggi come Hermes, Eros, Medusa affiancati da disegni di animali. I corredi funerari comprendevano specchi, diademi, forcine, anelli, strumenti medici, cinture, tutti oggetti che aiutano gli esperti anche ad identificare il sesso, l’occupazione e le abitudini del defunto. “Alcune di queste tombe sono state usate come rifugi per animali dai pastori molto tempo fa e gli affreschi erano coperti da uno strato di fuliggine denso e nero a causa degli incendi che erano stati appiccati in quei tempi.” ha dichiarato Can. Il team di esperti di restauratori è già riuscito a ripulire alcuni di questi murales riportando alla luce la loro bellezza.