Il caldo estremo sta facendo morire anche i cactus

Il fenomeno registrato in Arizona.

Le ondate di calore eccezionali di quest’anno sono così potenti che anche i cactus presenti nel deserto stanno soffrendo. A livello globale, il mese di luglio è il più caldo da quando sono iniziate le registrazioni, con punte di oltre 50 gradi in Europa, Asia e Africa, ma anche in America Settentrionale. Ondate di caldo prolungate che, chiaramente, risultano rischiose per l’essere umano, ma anche per i vegetali, compresi i saguari (Carnegiea gigantea), i cactus del deserto dell’Arizona che da millenni affrontano terreni molto aridi crescendo sotto i raggi implacabili del Sole e temperature estreme. Come spiegato su Instagram dal Desert Botanical Garden, le temperature estreme hanno avuto impatto significativo vari esemplari secolari, che hanno perso la loro tonalità tipica verde, mostrando macchie giallastre/marroni. Altri esemplari hanno subito una disidratazione così alta che le loro “costole” si sono ristrette o non presentano più ramificazioni.

Dal 2020, abbiamo registrato un’impennata nella mortalità di saguari rispetto al periodo precedente’‘ – ha spiegato all’Associated Press Kimberlie McCue, responsabile scientifica del Desert Botanical Garden – . Quindi parte delle nostre preoccupazioni è dovuta al fatto che ci sono ancora saguari compromessi da quello che hanno passato nel 2020. E che questo potrebbe spingerli oltre il limite”.