La straordinaria scoperta degli embrioni fossilizzati: un viaggio nel passato remoto della vita sulla Terra

Embrioni fossilizzati rivelano dettagli inediti sulla biologia del Cambriano inferiore

Le minuscole palline di minerale stanno rivelando nuovi dettagli sulla storia della vita sulla Terra, aprendo una finestra su un passato remoto. Questi oggetti, grandi quanto un millimetro, sono in realtà embrioni fossilizzati di animali vissuti durante il Cambriano inferiore, circa 535 milioni di anni fa. Appartenenti al gruppo degli Ecdysozoa, che comprende insetti, ragni, crostacei e vermi, questi embrioni sono oggetti rari e preziosi, poiché offrono un’idea dello sviluppo precoce di creature estinte da tempo.

Il team di paleontologi guidato da Mingjin Liu dell’Università di Chang’an in Cina ha identificato sette embrioni fossili appartenenti a due nuovi taxa: Saccus xixiangensis e Saccus necopinus. Questi embrioni sono stati scoperti diversi decenni fa nella Formazione Kuanchuanpu in Cina, un giacimento fossilifero ricco di fossili microscopici. Mentre la Formazione Kuanchuanpu ha prodotto in passato embrioni fossilizzati appartenenti al phylum dei Cnidari, come meduse e coralli, questa è la prima volta che vengono ritrovati embrioni degli Ecdysozoa in questo sito.

La straordinaria conservazione degli embrioni è dovuta al processo di fossilizzazione, che ha sostituito i tessuti molli con minerali di fosfato di calcio nel sedimento marino. Grazie a ciò, è possibile osservare in dettaglio l’anatomia tridimensionale di questi antichi embrioni. Le placche che formano gli esoscheletri degli embrioni, chiamate scleriti, suggeriscono che essi potessero avere una simmetria bilaterale come la nostra.

Questi piccoli granuli sono embrioni fossilizzati da mezzo miliardo di anni fa
Saccus xixiangensis gen. et sp. nov., con i suoi scleriti evidenziati in rosso.
Liu et al., Palaeogeogr. Palaeoclimatol. Palaeoecol., 2025

Gli embrioni, racchiusi in involucri lisci, presentano corpi a forma di sacco senza arti evidenti. La mancanza di ciglia li colloca nel gruppo degli Ecdysozoa, mentre l’assenza di orifizi indica che potrebbero trovarsi in una fase embrionale precedente alla formazione di bocca e ano. Tuttavia, la presenza di una cuticola ben conservata suggerisce che fossero prossimi a sviluppare queste strutture.

La scoperta di questi embrioni fossilizzati ha portato i ricercatori a confrontarli con un organismo adulto simile vissuto 540 milioni di anni fa, Saccorhytus coronarius, anch’esso trovato nella Formazione Kuanchuanpu. Le somiglianze anatomiche tra gli embrioni e Saccorhytus suggeriscono che potrebbero essere strettamente correlati, aprendo nuove prospettive sulla storia evolutiva degli Ecdysozoa.

In conclusione, l’analisi dettagliata di questi embrioni fossilizzati ha fornito importanti informazioni sulla biologia e lo sviluppo degli animali del Cambriano inferiore, gettando nuova luce sulla complessa evoluzione della vita sulla Terra. La ricerca è stata pubblicata su Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology, contribuendo così alla conoscenza scientifica del passato remoto del nostro pianeta.

Viste di Saccorhytus Coronarius
Multiple impressioni di Saccorhytus coronarius, possibilmente un parente stretto degli organismi appena scoperti.
NIGPAS
Questi piccoli granuli sono embrioni fossilizzati da mezzo miliardo di anni fa
Saccus necopinus gen. et sp. nov.
Liu et al., Palaeogeogr. Palaeoclimatol. Palaeoecol., 2025

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