La Nuova Formica Fossile del Cretaceo: Vulcanidris cratensis

Scoperta la formica più antica mai identificata, risalente a 113 milioni di anni fa.

La scoperta di una formica fossile del Cretaceo

Una giornata sfortunata per una formica del Cretaceo si è trasformata, dopo circa 113 milioni di anni, in una scoperta scientifica di straordinaria importanza. Questo minuscolo insetto, rinvenuto fossilizzato in un blocco di calcare in Brasile, rappresenta il più antico esemplare di formica mai identificato. Ancora più affascinante è il fatto che appartenga a una sottofamiglia estinta, le Haidomyrmecinae, comunemente conosciute come “formiche dell’inferno”. Queste formiche si caratterizzano per le loro mandibole verticalmente articolate, simili a falci, che utilizzavano per infilzare e immobilizzare le prede. La nuova specie, recentemente descritta, è stata denominata Vulcanidris cratensis, un nome che riflette la sua antichità e unicità nel panorama entomologico.

Il contributo dell’entomologo Anderson Lepeco

L’entomologo Anderson Lepeco, del Museo di Zoologia dell’Università di San Paolo in Brasile, ha dichiarato: “Il nostro team ha scoperto una nuova specie di formica fossile che rappresenta il più antico record geologico indiscutibile di formiche”. Ciò che rende questa scoperta particolarmente intrigante è il legame con le “formiche dell’inferno”, note per i loro adattamenti predatori unici e bizzarri. Nonostante appartenga a una linea evolutiva antica, Vulcanidris cratensis mostra già caratteristiche anatomiche altamente specializzate, suggerendo comportamenti di caccia distintivi. Questa scoperta non solo arricchisce la nostra comprensione delle formiche, ma offre anche spunti preziosi per la ricerca futura.

L' 'Ant Hell' di 113 milioni di anni è la formica più antica conosciuta dalla scienza
L’eccezionale fossile di calcare di

La diversità delle formiche nel mondo

Le formiche sono tra gli organismi più diversificati e abbondanti del pianeta, con oltre 13.800 specie conosciute, su un totale stimato di circa 22.000. Questi insetti, che vivono frenetiche vite in quasi ogni angolo del mondo, sono spesso trascurati nella loro quotidianità. Tuttavia, le formiche dell’inferno si distinguono nettamente dalle altre famiglie di formiche viventi. Le loro caratteristiche uniche includono:

  • Architettura cranica ornata con punte rinforzate
  • Mandibole che si muovono verticalmente, a differenza delle mandibole laterali delle formiche moderne
  • Un adattamento predatorio altamente specializzato

La maggior parte delle informazioni su questo gruppo proviene da esemplari conservati nell’ambra, risalenti a un periodo compreso tra 80 e 100 milioni di anni fa, provenienti da Europa, Asia e Nord America. In contrasto, V. cratensis è un fossile eccezionalmente ben conservato, rinvenuto nella Formazione Crato, un tipo di giacimento fossile noto per la sua capacità di preservare dettagli straordinari.

L' 'Ant Hell' di 113 milioni di anni è la formica più antica conosciuta dalla scienza
Dettagli dell’anatomia della testa di

Un caso unico nella paleontologia

Questa scoperta rappresenta un caso unico nel suo genere. Infatti, è la prima formica dell’inferno conosciuta a essere stata identificata attraverso un fossile di impressione su roccia e la prima trovata nel continente sudamericano. Ciò suggerisce che le formiche dell’inferno fossero più antiche e diffuse di quanto si fosse precedentemente ipotizzato. I ricercatori hanno impiegato l’imaging micro-CT per analizzare il fossile, estraendo le sue peculiarità anatomiche dall’impressione appiattita nel calcare della Formazione Crato. Con grande sorpresa, hanno scoperto che V. cratensis sembra essere più strettamente imparentata con Aquilomyrmex huangi, una specie di formica dell’inferno risalente a 99 milioni di anni fa, rinvenuta nell’ambra del Myanmar. “Mentre ci aspettavamo di trovare caratteristiche tipiche delle formiche dell’inferno, siamo rimasti colpiti dalle peculiarità del suo apparato boccale”, ha commentato Lepeco.

Implicazioni per l’evoluzione delle formiche

Si ritiene che le formiche siano emerse per la prima volta tra la fine del Giurassico e l’inizio del Cretaceo, con le formiche dell’inferno che potrebbero rappresentare la prima linea evolutiva a divergere. La scoperta di una formica dell’inferno in una nuova parte del mondo, risalente a un’epoca molto precedente rispetto ad altre specie e con un’anatomia ben definita, offre agli scienziati un nuovo punto di riferimento per comprendere l’evoluzione di questo gruppo diversificato e onnipresente di insetti. “La nuova specie riportata rappresenta la formica più antica conosciuta dalla scienza e fornisce la prova più completa per l’evoluzione precoce delle formiche nel record fossile“, hanno scritto i ricercatori nel loro articolo. Le formiche dell’inferno potrebbero aver resistito a lungo durante la diffusione delle angiosperme nel Cretaceo, prima di subire un impatto significativo a causa di eventi geologici verso la fine di quel periodo. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Current Biology, contribuendo a una comprensione più profonda della storia evolutiva di questi affascinanti insetti.

L' 'Ant Hell' di 113 milioni di anni è la formica più antica conosciuta dalla scienza
Il fossile ricostruito a partire da scansioni CT. Odair M. Meira