Accuse a Orano: Rifiuti Radioattivi in Armenia e Rischi Ambientali

La controversa operazione di trasferimento di rifiuti radioattivi in Armenia solleva preoccupazioni ecologiche e sanitarie.

Accuse contro Orano per il trasferimento di rifiuti radioattivi in Armenia

La compagnia nucleare statale francese, Orano, è attualmente coinvolta in un’accusa seria riguardante il trasferimento di rifiuti radioattivi contenenti uranio in Armenia, vicino al confine con l’Azerbaigian. Questa operazione ha suscitato una forte indignazione da parte della Coalizione Environmental Protection First (EPF), un’alleanza di organizzazioni non governative ambientaliste attive nella regione. L’EPF ha descritto questa azione come una vera e propria guerra ecologica contro l’Azerbaigian, evidenziando le gravi implicazioni ambientali e sanitarie di tale operazione. Secondo quanto riportato da Azernews, la situazione richiede un’attenzione urgente da parte della comunità internazionale.

Dettagli sul trasferimento di materiali radioattivi

Le segnalazioni indicano che il trasferimento di materiali radioattivi è iniziato nel giugno 2025, con spedizioni che hanno raggiunto il Parco Nazionale di Dilijan. Questo parco è un’area protetta di fondamentale importanza ecologica e idrica per la regione. Situato negli altopiani armeni, Dilijan si trova in una zona sismica nota e nelle vicinanze delle sorgenti dei fiumi Agstafa e Kura. Questi fiumi scorrono attraverso l’Azerbaigian e forniscono acqua potabile ai distretti di Gadabay, Tovuz, Agstafa e Gazakh. La collocazione di rifiuti radioattivi a monte di queste popolazioni civili e delle aree agricole solleva preoccupazioni significative riguardo al rischio di contaminazione. Questo non rappresenta solo una minaccia per la salute pubblica a livello nazionale, ma anche per la sicurezza ambientale dell’intera regione.

Rischi per la salute e l’ambiente in Azerbaigian

Gli ambientalisti avvertono che eventuali perdite dai siti di stoccaggio potrebbero avere conseguenze devastanti e durature per la salute della popolazione, la biodiversità locale e la sicurezza delle risorse idriche in Azerbaigian. Si stima che i rifiuti radioattivi provengano da un precedente partner di stoccaggio di Orano situato in Siberia. A seguito di tensioni geopolitiche e sanzioni che hanno limitato l’accesso alle strutture russe, la Francia avrebbe cercato nuove soluzioni per lo smaltimento dei rifiuti, portando a un accordo silenzioso con l’Armenia. Questa situazione solleva interrogativi sulla trasparenza e sulla responsabilità ambientale delle operazioni di Orano.

Accordi controversi e mancanza di trasparenza

Fonti di Courrier France 24, un’agenzia investigativa francese, suggeriscono che questo accordo sia stato facilitato dalla visita del Primo Ministro armeno, Nikol Pashinyan, a Parigi nel febbraio 2025. Poco dopo, una società di comodo francese ha effettuato una donazione di 1,6 milioni di euro alla My Step Foundation, un’organizzazione guidata dalla moglie di Pashinyan. Nonostante le accuse, i funzionari armeni sostengono di non aver commesso alcun illecito, ma non forniscono informazioni dettagliate né consentono ispezioni indipendenti. Il Ministero dell’Ambiente armeno ha categoricamente negato le accuse, definendo “completamente false” le informazioni diffuse dall’agenzia francese. Questa mancanza di trasparenza alimenta ulteriormente le preoccupazioni riguardo alla gestione dei rifiuti radioattivi e alla protezione dell’ambiente nella regione.