In un lontano passato anche la Luna aveva un’atmosfera. Un involucro di gas circondava il nostro satellite, generato da una serie di eruzioni vulcaniche. Oggi i gas prodotti dall’attività eruttiva si troverebbero nascosti ai poli della Luna dove potrebbero essere estratti per la produzione di aria o carburante per le missioni del futuro. A scoprirlo è stato un team di ricercatori della NASA insieme con la Universities Space Research Association. In pratica gli scienziati hanno ricostruito l’ambiente lunare di miliardi di anni fa, soprattutto tra i 3,8 ed i 3,6, quando l’attività vulcanica produceva enormi quantità di vapori con una velocità tale da impedirne la dispersione nello spazio.

Spazio: l’antica atmosfera della Luna ha lasciato tracce
L’accumulo dei gas avrebbe generato, con il tempo, un’atmosfera più spessa di quella che attualmente è presente su Marte. La colossale serie di eruzioni produsse monossido di carbonio, zolfo e vapore acqueo: una quantità di acqua, pari al doppio di quella presente nel Lago Tahoe, il più grande bacino americano e che riempì i mari di basalto. In generale è proprio nelle pianure basaltiche, individuabili anche dalla Terra per il colore più scuro, che le emissioni di gas hanno raggiunto i picchi maggiori. Oggi una buona parte dei gas si troverebbe intrappolata nelle pianure ghiacciate polari, le cui tracce sono state effettivamente individuate dalle varie sonde che hanno sorvolato il satellite a quelle latitudini.