Iran: ancora esplosioni nel paese islamico. Si infittisce il mistero

La terza esplosione in pochi giorni nel paese asiatico.

Nuova esplosione registrata in Iran. Una forte deflagrazione ha coinvolto, questa volta, la zona occidentale della capitale Teheran, tra giovedì e venerdì. Con quello di oggi sono tre gli eventi esplosivi registrati nel paese nelle ultime due settimane. Anche le autorità locali hanno confermato l’evento aggiungendo come, in seguito all’esplosione, si è interrotta l’alimentazione elettrica in due quartieri residenziali della città. Rimangono ancora da chiarire le cause dell’incidente; l’ultimo di una lunga lista. Intanto il New York Times ha spiegato come nell’area coinvolta dall’incidente ci sarebbero diverse strutture militari e di addestramento e non è da escludere l’ipotesi di un sabotaggio.

Era il 2 luglio quando l’impianto nucleare di Natanz è stato coinvolto in un grave incidente: un’esplosione che, come spiegato dal portavoce dell’organizzazione iraniana per l’energia atomica, Behrouz Kamalvandi, potrebbe rallentare lo sviluppo delle centrifughe per l’arricchimento dell’uranio. Anche in quel caso i funzionari avevano dichiarato come l’incendio potrebbe essere stato causato da un attacco informatico.
Il 26 giugno, invece, una forte esplosione ha coinvolto la base militare di Parchin, a circa 30 chilometri da Teheran. Davoud Abdi, portavoce del Governo, aveva spiegato come l’esplosione fosse avvenuta in un deposito di carburante. Ma la versione ufficiale è stata, però, smentita da diversi analisti stranieri che hanno indicato la base come un centro di test sulle armi nucleari.