Elektra, l’asteroide con tre lune

Il terzo satellite è stato scoperto attraverso un nuovo metodo di ricerca.

Un sistema composto da quattro asteroidi è stato scoperto da un team di ricercatori tailandese. Si tratta di un asteroide principale, dal nome (130) Elektra, caratterizzato da un diametro di 199 chilometri, intorno al quale ruotano ben tre lune. Le prime due erano state individuate dagli esperti alcuni anni fa, rispettivamente nel 2003 e nel 2016, mentre la terza è stata annunciata in una ricerca pubblicata su Astronomy and Astrophysics. Si tratta del primo asteroide “quadruplo” mai individuato da un team di astronomi. Non capita poi così raramente che introno agli asteroidi ruotino una o due satelliti ed (130) Elektra, infatti, era già stato scelto per un programma di osservazione spettroscopica dello strumento Sphere (Spectro-Polarimetric High-contrast Exoplanet Research) al Very Large Telescope (Vlt) dell’Eso. L’obbiettivo era di individuare l’origine dei sistemi multipli di asteroidi e (130) Elektra era osservato per quattro notti nel 2014 attraverso la spettroscopia a campo integrale di Sphere e un filtro infrarosso. Gli autori dello studio, guidati da Anthony Berdeu del National Astronomical Research Institute tailandese, sono partiti dai dati catturati in tre delle quattro notti riprocessandoli attraverso un nuovo metodo più accurato che ha consentito di individuare la terza luna ad una distanza di 333 chilometri dall’oggetto principale.

Elektra, l’asteroide con tre lune

L’ultimo satellite scoperto si trova in un’orbita interna rispetto alle due lune precedentemente individuate; un elemento che ha rappresentato una complicazione per gli esperti in quanto si tratta di orbite molto prossime all’oggetto principale e, dunque, immerse nell’alone dell’asteroide, che deve essere cancellato dai dati per rendere visibile ciò che si trova all’interno. Gli autori della ricerca hanno calcolato che il semi-asse maggiore dell’orbita della terza luna intorno al corpo principale è di circa 344 chilometri, e il suo periodo orbitale di circa 16 ore. L’oggetto ha un diametro di 1.6 chilometri, una grandezza che rende l’oggetto il più piccolo degli altri due satelliti che, invece, raggiungono dimensioni, di 6 e 2 chilometri. Si tratta, dunque, della prima scoperta di un sistema quadruplo, ma anche l’inaugurazione di un nuovo metodo di ricerca che consentirà di individuare altri sistemi come (130) Elektra.