Amazzonia: disboscata un’area di 1.000 chilometri quadrati in un mese. È record

L’Osservatorio sul clima, una Ong che combatte la crisi climatica, ha definito “surreale” il record del territorio devastato in un solo mese.

I dati pubblicati dall’Istituto Nazionale per la Ricerca Spaziale del Brasile (Inpe), attraverso il suo sistema di allerta Deter, indicano che la deforestazione dell’Amazzonia brasiliana, nell’aprile 2022, ha superato i 1.000 chilometri quadrati, una cifra che rappresenta un record storico. Fino al 29 aprile 2022 la foresta totale distrutta, secondo i grafici diffusi da Deter, ha raggiunto i 1.012,5 chilometri quadrati, quasi il doppio del territorio disboscato nell’aprile 2021, quando ne furono cancellati 579, 98 chilometri quadrati. L’Osservatorio Climatico (OC), Organizzazione non governativa che combatte la crisi climatica, ha definito “surreale” la deforestazione registrata ad aprile. “Jair Bolsonaro ha raddoppiato il traguardo– ha dichiarato l’organizzazione in un comunicato. ”Nel bel mezzo della stagione delle piogge – continuano gli attivisti l‘area di allerta deforestazione in Amazzonia ad aprile ha raggiunto i surreali 1.012 chilometri quadrati, il 74% in più rispetto al record precedente stabilito lo scorso anno dallo stesso Bolsonaro (580 km2). Rispetto alla media dei sei anni precedenti di aprile, l’area di allerta è più ampia del 165%“, ha affermato l’Osservatorio.

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I dati dell’Osservatorio del Clima

L’Ong avverte inoltre che i dati sono ancora più “gravi” perché aprile fa parte del cosiddetto “inverno amazzonico”, l’ultimo mese piovoso in Amazzonia, periodo in cui “il ritmo delle motoseghe rallenta“. Secondo gli attivisti, prima del governo Bolsonaro, “era raro” che i ritmi mensili di deforestazione superassero i 1.000 chilometri quadrati, anche nella stagione secca. Secondo i dati di Deter, gli stati con la più vasta area oggetto di allerta per la deforestazione ad aprile erano: Amazonas, con 346,89 km²; Par, 241,92 km²; Mato Grosso, 286,68 km²; e Rondônia, con 107,86 km². L’estensione dei territori disboscati si attesta già a 5.070 km² nell’anno in corso. La cifra, secondo l’Oc, è ‘‘il 5% in più rispetto alla scorsa stagione e la seconda cifra più alta della serie storica, superata solo dal record di 5.680 km2 stabilito dallo stesso governo Bolsonaro nel 2020. Dallo scorso agosto, le allerte Loro hanno battuto i record: in ottobre, gennaio, febbraio e ora in aprile“. Marcio Astrini, segretario esecutivo dell’OC, ha incolpato il presidente Bolsonaro per il record di deforestazione e ha indicato che il prossimo presidente che si stabilirà in Brasile avrà “estrema difficoltà” ad invertire la rotta. “Il creatore di questo record ha un nome e un cognome: Jair Messias Bolsonaro“, ha concluso Astrini. Tra agosto 2020 e luglio 2021, questo territorio ha perso 10.476 chilometri quadrati di foresta, il tasso annuale più alto dal lontano 2012.

Fonte:

http://terrabrasilis.dpi.inpe.br/app/dashboard/alerts/legal/amazon/aggregated/