Ricostruzione facciale: svelati i volti dei nostri antenati

La tecnologia di ricostruzione facciale rivela i volti di antichi antenati come Neanderthal, uomo medievale con nanismo e Homo floresiensis.

ricostruzione colorata e scansione 3D del volto del Vescovo Walter di Whithorn, un uomo anziano di razza bianca con la testa calva

Il volto del Vescovo Walter di Whithorn, morto nel 1235, era tra le tre ricostruzioni. (Dr. Chris Rynn)

Negli ultimi anni, la tecnologia di ricostruzione facciale ha permesso di confrontarsi faccia a faccia con gli antichi antenati in un modo mai possibile prima. Grazie a questa tecnologia, i volti dei nostri antenati, come un Neanderthal geriatrico di 50.000 anni fa, un uomo medievale con nanismo achondroplastico e l’enigmatico ometto Homo floresiensis, possono essere rivelati in modo chiaro.

Nel 2022, gli archeologi dell’Università di Bradford hanno ricevuto in prestito un set di tre teschi medievali dai Musei Nazionali della Scozia e dal servizio museale del Dumfries and Galloway Council. Questi teschi sono stati scoperti come parte di un ampio progetto per indagare sulla storia di Whithorn, conosciuta come “culla del cristianesimo scozzese”. Il priorato di Whithorn è stato un luogo di culto importante per oltre 1.000 anni e gli scavi archeologici sul sito hanno rivelato numerosi reperti, tra cui una pietra scolpita risalente al V secolo d.C., che è la più antica evidenza del cristianesimo nel paese. Oltre agli oggetti di significato religioso, ci sono anche diverse sepolture umane sul sito.

Come parte del progetto Cold Case Whithorn, in collaborazione con il Whithorn Trust, archeologi e scienziati forensi si sono impegnati a ricostruire le storie di alcuni degli ex residenti dell’area, compresi i tre individui ai quali appartenevano i teschi. Dopo aver scansionato i teschi, l’artista forense Dr. Christopher Rynn ha applicato la sua esperienza per dare vita ai loro volti. Questo processo include l’uso di profondità dei tessuti molli del viso, muscolatura scolpita individualmente per adattarsi a ciascun teschio e metodi scientifici per stimare ogni caratteristica facciale, come occhi, naso, bocca e orecchie, basandosi sulla morfologia del teschio.

Uno dei teschi apparteneva a una donna, stimata essere stata nei suoi vent’anni al momento della morte. Non si sa molto della sua vita, ma probabilmente era una persona di alto rango poiché era sepolta accanto a un vescovo. Un altro teschio apparteneva a un uomo con un labbro leporino e un palato fenduto, una condizione che si verifica quando i tessuti non si fondono correttamente durante lo sviluppo nell’utero. Oggi questa condizione può essere corretta con un intervento chirurgico, ma molti bambini richiedono un trattamento continuo. Il terzo teschio apparteneva al vescovo Walter di Whithorn, morto nel 1235. Un’analisi degli isotopi stabili ha rivelato che il vescovo aveva una predilezione per il pesce, indicando la sua ricchezza e il suo status. È stato sepolto in una bara di pietra foderata di legno, completa di abiti completi, del suo pastorale di legno e di un anello d’oro con rubini e smeraldi.

Le ricostruzioni facciali sono state presentate come parte del Wigtown Book Festival 2022 e sono state poi esposte al Whithorn Visitor Centre. Questi tipi di ricostruzioni aggiungono un nuovo strato alle informazioni già impressionanti che si possono ottenere dai reperti archeologici, offrendo uno sguardo affascinante nella nostra storia. La tecnologia moderna ci ha permesso di ricreare le bevande preferite dei nostri antenati, scoprire quale tipo di formaggio preferivano e persino avere un’idea dei parassiti che li affliggevano. Questo progetto è di enorme importanza, perché sebbene non possiamo mai raccontare l’intera storia delle vite di queste persone medievali, essere in grado di ricostruire la loro dieta, la loro mobilità e ora i loro volti ci permette di immergerci nel loro passato e di confrontarci con loro faccia a faccia.

Links: