Luna: Chang’e-5 scopre un cristallo trasparente, chiamato “minerale lunare sconosciuto”

La massa di questo minerale si compone per circa il 41% da acqua.

Un gruppo di ricercatori cinesi ha scoperto un tipo di minerale ricco di molecole d’acqua in uno dei campioni raccolti sulla superficie della Luna dalla missione Chang’e-5 , offrendo per la prima volta la prova della possibile esistenza di questo liquido nel nostro satellite naturale. A riferirlo è stata l’agenzia Xinhua. I campioni lunari riportati dagli astronauti americani dalla missione Apollo tra il 1960 e il 1970 non hanno rivelato segni di acqua, quindi gli scienziati hanno concluso che gran parte della superficie di questo corpo celeste fosse completamente asciutta. Tuttavia, ora l’acqua è stata rilevata sulla Luna, in particolare vicino ai suoi poli più freddi, attraverso osservazioni effettuate negli ultimi anni.

Prova dell’esistenza dell’acqua sulla Luna

In uno studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy, è stata riportata la scoperta di un cristallo trasparente a forma di piastra, chiamato ‘minerale lunare sconosciuto’ (ULM-1), la cui massa è composta per circa il 41 % da acqua secondo quanto riferito da SCMP. Nel vetro sono state identificate anche altre sostanze chimiche, come ammoniaca, magnesio e cloro.

La scoperta dell’ULM-1 è avvenuta dopo che gli scienziati cinesi hanno analizzato granelli di suolo lunare di 1.000 micrometri, riportati dalla sonda Chang’e-5 al suo ritorno sulla Terra, utilizzando la diffrazione dei raggi X. “Questa è una nuova forma di acqua immagazzinata sulla Luna“, ha detto il ricercatore Xialong Chen. La composizione chimica e la struttura cristallina dell’ULM-1 ricordano quella della “novograblenovite“, un minerale scoperto nel 2019 dai geologi vicino a un vulcano nella penisola russa della Kamchatka. Secondo Chen, il nuovo minerale potrebbe essersi formato in un processo simile a quello della novograblenovite, cioè dall’interazione della roccia basaltica con i gas caldi di un vulcano.

Una fonte d’acqua per gli astronauti

Intanto lo scienziato Jin Shifeng ha affermato che, sebbene la quantità di questo nuovo minerale sulla superficie lunare sia minima, sarebbe più facile estrarre l’acqua dal suo interno rispetto ad altre fonti lunari che contengono questo liquido. Allo stesso modo, ha assicurato che il minerale potrebbe fornire acqua ai futuri astronauti, se fosse trovato in grandi quantità vicino a un antico vulcano lunare.

Il canale statale CCTV, citato dal Global Times, ha affermato che la scoperta dell’ULM-1 ha rivelato la possibilità della presenza di molecole d’acqua sulla Luna, anche se sotto forma di sali idrati. D’altra parte, gli specialisti sostengono che questa scoperta apre nuove possibilità per lo sviluppo e l’utilizzo delle risorse idriche lunari, poiché questi sali possono essere prodotti in vaste regioni illuminate dal sole.

Tali risorse potrebbero gettare le basi per la costruzione di una stazione in cui gli astronauti possano viverci per lunghi periodi di tempo. La Cina, infatti, prevede di costruire il modello base della Stazione di ricerca lunare nel 2035.