Scoperte sorprendenti sul consumo di alcol da parte degli scimpanzé
Recenti ricerche condotte in diverse aree dell’Africa hanno rivelato che gli scimpanzé selvatici consumano e condividono frutti fermentati contenenti alcol. Questa scoperta affascinante suggerisce che il legame sociale attraverso bevande alcoliche, una pratica storicamente associata agli esseri umani, potrebbe avere origini più antiche di quanto si pensasse. L’analisi delle abitudini alimentari dei nostri parenti più prossimi indica che la storia del consumo di alcol potrebbe risalire a un’epoca antecedente all’emergere della nostra specie. Questi comportamenti sociali potrebbero fornire indizi preziosi su come gli scimpanzé interagiscano tra loro e su come il consumo di alcol possa influenzare le dinamiche sociali.
Il ruolo della condivisione nel comportamento degli scimpanzé
Anna Bowland, primatologa dell’Università di Exeter, evidenzia l’importanza della condivisione di alcol tra gli scimpanzé: “Condividere alcol, attraverso tradizioni come i banchetti, è un modo per formare e rafforzare legami sociali”. La ricerca ha dimostrato che gli scimpanzé selvatici non solo consumano frutti fermentati, ma li condividono anche tra di loro. Questo comportamento potrebbe suggerire che gli scimpanzé traggano benefici sociali simili a quelli degli esseri umani. La condivisione di frutti etanolici potrebbe rappresentare un modo per rafforzare le relazioni all’interno dei gruppi sociali, rendendo questo fenomeno degno di ulteriori studi.
Osservazioni nel Parco Nazionale di Cantanhez
Il team di ricerca, composto da scienziati provenienti da Regno Unito, Canada e Stati Uniti, ha concentrato le proprie osservazioni sugli scimpanzé occidentali (Pan troglodytes verus) nel Parco Nazionale di Cantanhez in Guinea-Bissau. Questi animali, non abituati alla presenza umana, hanno reso necessario l’uso di telecamere attivate dal movimento per osservare il loro comportamento in modo naturale. I filmati hanno rivelato che gli scimpanzé si nutrivano di frutti di pane africano fermentati (Treculia africana) e li condividevano in modo passivo, suggerendo un comportamento sociale complesso e affascinante.
Il consumo di alcol e le sue implicazioni sociali
Le analisi chimiche hanno rivelato che il 90% dei frutti condivisi conteneva etanolo al momento del consumo, con un contenuto alcolico variabile dallo 0,01% allo 0,6% in volume (ABV). Sebbene questi valori siano relativamente bassi rispetto agli standard umani, è importante considerare che la frutta rappresenta la componente principale della dieta degli scimpanzé. Poiché tendono a preferire i frutti più maturi, è possibile che consumino una quantità significativa di alcol. Questo comportamento potrebbe avere implicazioni importanti per la comprensione delle dinamiche sociali e delle interazioni tra gli scimpanzé.

Anna Bowland/Progetto Scimpanzé di Cantanhez/Università di Exeter
Conclusioni e prospettive future
La scoperta del consumo di alcol da parte degli scimpanzé suggerisce che questa pratica potrebbe essere più antica dell’umanità stessa. È fondamentale approfondire la comprensione di come questi animali interagiscano con i frutti etanolici e come li metabolizzino. Se il consumo di alcol rappresenta una forma primitiva di “banchetto”, ciò suggerirebbe che le tradizioni umane del banchetto hanno radici profonde nella nostra storia evolutiva. I risultati di questo studio, pubblicati sulla rivista scientifica Current Biology, offrono spunti interessanti per future ricerche sul comportamento sociale degli scimpanzé e sulle origini del consumo di alcol nella nostra specie.