Un qualcosa di insolito brilla nel cielo serale: una stella nel mezzo della costellazione del Lupo. In realtà, non è affatto una nuova stella, ma una “nova“, cioè una stella che esplode improvvisamente in un bagliore di luce, tanto forte da renderla visibile anche a occhio nudo. Questa nova, oggi conosciuta con un nome tecnico ma piuttosto anonimo – V462 Lupi – è il risultato di un curioso duetto cosmico. C’è una nana bianca, una stella piccola ma incredibilmente densa, che da anni (forse secoli) ruba materiale a una stella vicina. Quando ne accumula abbastanza, succede qualcosa di spettacolare: il gas si incendia in una potente reazione nucleare e la stella brilla all’improvviso come se volesse dire al cielo intero “Eccomi, sono ancora viva”. Il fenomeno è stato avvistato intorno alla metà di giugno, quando la nova ha cominciato a farsi notare anche senza telescopi. In alcune zone dell’emisfero sud è diventata chiaramente visibile, una piccola luce che prima non c’era, incastonata tra le costellazioni familiari. È incredibile pensare che fino a pochi giorni prima fosse invisibile, e ora splende con una luminosità milioni di volte superiore al normale.

Questi eventi sono rari, ma non rarissimi. Capita circa una volta all’anno che una nova sia abbastanza brillante da essere vista senza strumenti. Tuttavia, ogni volta è speciale, perché nessuna nova è uguale all’altra. Alcune durano giorni, altre settimane. Alcune tornano dopo decenni. Altre, forse, non le vedremo mai più. Guardando quella luce, ho pensato a quanto poco conosciamo dell’universo, e a quanto può sorprenderci anche quando crediamo di sapere tutto. In un tempo in cui ci sentiamo sovrastati da notizie e tecnologia, c’è ancora spazio per alzare lo sguardo e stupirsi. Lo studio è stato pubblicato su Live Science.