Spazio: la supernova che illuminò il cielo nel Medioevo e preoccupò il mondo

Tra il 30 aprile ed il primo maggio del 1006 una luce improvvisa ed incredibilmente forte, prodotta da una supernova, illuminò il cielo di tutto il mondo tanto che, secondo il racconto dell’astronomo Frank Winkler, del Middlebury College,“le persone furono in grado di leggere manoscritti anche a mezzanotte”. Un evento incredibile e raccontato da diversi manoscritti dell’epoca che hanno trasmesso la memoria del fenomeno per secoli. La luminosità della supernova fu visibile per diversi mesi, apparendo in tutta la sua luminosità anche in pieno giorno. Lo stupore si mescolò alla preoccupazione per un fenomeno davvero inedito, in un’epoca in cui si scrutava il cielo per interpretare i segnali divini.

Un’ulteriore descrizione, proveniente da mondo arabo, fu realizzata dall’astronomo egiziano Ali ibn Ridwan che definì la supernova come una nuova stella dalla particolare forma arrotondata ed incredibilmente luminosa. Anche i nativi americani ripresero il fenomeno in alcune rappresentazioni rupestri. Oggi sappiamo che la supernova SN 1006 fu il frutto dell’esplosione di due stelle binarie nella Costellazione del Lupo, a seimila anni luce di distanza. L’esplosione ha lasciato una nebulosa fioca, scoperta nel 1965 dagli astronomi Douglas Milne e F. Gardner. Al centro delle nebulosa potrebbe essere presenti una pulsar o un buco nero.