Sclerosi multipla: carenza di vitamina D aumenta le possibilità di ammalarsi

La carenza di vitamina D può predire l’insorgenza della sclerosi multipla. A renderlo noto è una ricerca americana della Harvard T.H. Chan School of Public Health pubblicata sulle pagine della rivista Neurology. La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa che negli Usa affligge quattrocentomila persone mentre in Italia i malati sono 68mila. Le informazioni sull’origine della patologia sono ancora poche anche se i dati mostrano come siano le donne ad avere un’incidenza maggiore rispetto agli uomini. Ma ora lo studio, condotto su un campione di donne finlandesi, aggiunge un nuovo tassello alla ricerca confermando una connessione tra i livelli di vitamina D e la malattia.

Sclerosi multipla: carenza di vitamina B12 aumenta le possibilità di ammalarsi

Gli esperti hanno analizzato i dati degli esami del sangue di oltre 800mila donne. Del totale del campione, 1092 hanno sviluppato la sclerosi multipla alcuni anni dopo l’analisi rilevando un’incidenza maggiore nelle donne che avevano bassi livelli di vitamina D. Per livelli bassi di vitamina B si intendono valori al di sotto dei 30 nanomili per litro mentre tra i trenta ed i quarantanove la concentrazione è considerata normale. Per ogni 50 nanomili per litro, secondo gli esperti, le possibilità di ammalarsi di sclerosi multipla scendono del 39%. Dove si trova la vitamina D? La sostanza è contenuta in alcuni nella trota, nella sogliola, nello sgombro, nel salmone, nel pesce spada, nello storione, nel tonno e nelle sardine. Anche le uova ne contengono in abbondanza oltre al latte, il burro, il fegato e tutti i tip di grassi animali, anche nelle carni di pollo, di anatra e di tacchino. A tutto ciò si aggiungono le verdure verdi ed i funghi.