Se siete appassionati di collezione di vecchi libri con tessuto in color verde smeraldo, è opportuno che prestiate attenzione perché è possibile che contengano arsenico, un potente veleno incolore e inodore che può entrare a contatto con il nostro corpo tramite le tre vie più note: orale, inalatoria e cutanea.
Attualmente il solo tomo verde sospetto che si è rivelato contenere arsenico, il Winterthur Poison Book Project ha pertanto identificato nel mondo altri 101 libri contaminati da arsenico, con molti altri che probabilmente potrebbero essere in giro. Il principale responsabile è un pigmento chiamato verde smeraldo, ossia acetoarsenite di rame, adoperato per colorare le rilegature dei libri di stoffa. Fu scoperto nel 1808 e prodotto per la prima volta come pigmento nel 1814, il composto tossico è stato poi storicamente utilizzato anche come insetticida.
Come dichiarato dalla dottoressa Melissa Tedone, nonché conservatrice e responsabile del laboratorio per la conservazione dei materiali bibliotecari presso il Winterthur Museum, Garden & Library: “Queste rilegature sono molto comuni nelle biblioteche e nelle collezioni private“. La ricercatrice ha mostrato il suo interesse inizialmente sul Rustic Adornments for Homes and Taste, ovvero un libro verde pubblicato nel 1857 con una “escrezione nera e cerosa sulla superficie” e un colorante che si frantumava molto facilmente, come ha spiegato al National Geographic. Successivamente altre analisi del pigmento rivelate dalla dottoressa Rosie Grayburn, che ha utilizzato la fluorescenza a raggi X e la spettroscopia Raman, hanno rivelato che conteneva effettivamente arsenico.
Tuttavia, le persone più a rischio sono quelle che si trovano a contatto diretto con questi libri, come bibliotecari e ricercatori, quindi il progetto consiglia di indossare guanti di nitrile per maneggiare libri con pigmento verde smeraldo e pulire tutte le superfici su cui si trovano con un panno usa e getta, in quanto possono perdere piccole quantità di arsenico.