Spazio, Kepler immortala la morte di due stelle

Continuano le scoperte spaziali grazie al telescopio Kepler. L’apparecchio “cacciapianeti” della compagnia spaziale americana da sette anni sta osservando attentamente un’area precisa della Via Lattea: la regione del Cigno. Sono ben duemila le stelle presenti nell’area, classificata come tra le più turbolente della nostra galassia. Era il 2011 quando Kepler scoprì un nuovo sistema solare, ad una distanza di ben 2mila anni luce dal pianeta Terra. Ma proprio in quel periodo un nuovo fenomeno stupì gli osservatori: si tratta di due diverse esplosioni che hanno due stelle della regione. Dopo una lunga analisi del fenomeno, durata quasi un lustro, i ricercatori della Notre Dame University, in Indiana, hanno pubblicato i dati dell’esplosione.

stelle morte stelle supergiganti

Spazio, Kepler immortala la morte di due stelle

La violentissima deflagrazione ha coinvolto due giganti rosse, cioè due stelle giunte al termine del processo vitale. Le dimensioni dei due corpi celesti erano davvero impressionanti: KSN 2011a era, per massa, ben 300 volte quella del Sole ed è posizionata ad una distanza di 700 milioni di anni luce mentre KSN 2011d era pari a 500 volte la dimensione della nostra stella ed è posta a 1,2 miliardi di anni luce. Le esplosioni hanno avuto una durata di circa venti minuti.