Venere: pronto il rover che sbarcherà sul pianeta infernale

Venere è il pianeta che per dimensioni si avvicina maggiormente alla Terra oltre ad essere il più prossimo per distanza. Eppure il corpo celeste più luminoso nel cielo notturno ha tradizionalmente ricevuto un interesse minore rispetto agli altri pianeti del Sistema Solare come Marte. E’ la temperatura di 470 gradi centigradi a rappresentare l’ostacolo maggiore per l’esplorazione di Venere che presenta una densa atmosfera con temperature che sfiorano i cinquecento gradi centigradi mentre la pressione supera quella terrestre di ben novanta volte. Le poche missioni giunte sul pianeta hanno avuto breve durata a causa delle estreme condizioni ambientali mentre tutto quello che sappiamo sulla superficie è il frutto delle rilevazioni radar della sonda Magellano attiva nel 1989.

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Venere: pronto il rover che sbarcherà sul pianeta infernale

Oggi però la tecnologia ha superato se stessa e la realizzazione di una sonda in grado di resistere alle estreme condizioni venusiane è possibile. Un ingegnere elettronico del Glenn Research Center, Phil Neudeck, ha messo riprodotto le condizioni venusiane in un serbatoio di acciaio ed inserito alcuni microchip che hanno resistito nonostante l’ambiente estremo. Si tratta di una sperimentazione importante perché consente agli esperti di progettare una prossima missione su Venere in grado di analizzare la superificie del vicino della Terra. Le sperimentazioni hanno prodotto esito positivo; ora tocca agli ingegneri realizzare il primo prototipo di rover.