Scoperte le stelle più lontane della nostra galassia

Un team di astronomi ha identificato 208 stelle nella Via Lattea così lontane dal loro centro da trovarsi a metà strada dalla vicina galassia di Andromeda.

Gli incontri dell’American Astronomical Society non deludono mai gli amanti dell’astronomia e dell’Universo, visto che molti scienziati ne approfittano per presentare le loro ultime scoperte. E l’incontro che si sta svolgendo in questi giorni a Seattle (Washington), il numero 241, non ha fatto eccezione. Due talk, il primo il 9 gennaio e il secondo oggi, l’11, questa volta hanno attirato gran parte dell’attenzione, perché in essi Yuting Feng e Guha Thakurta, astronomi dell’Università della California a Santa Cruz, hanno annunciato la scoperta delle stelle più lontane della nostra galassia. Circa 200 stelle variabili distanti, note come RR LYrae, che si trovano a oltre un milione di anni luce da noi, ai bordi esterni dell’alone della Via Lattea. Qualcosa di veramente incredibile, viste le dimensioni della nostra galassia, circa 100.000 anni luce di diametro, e che equivale a quasi la metà della distanza che ci separa da Andromeda, la nostra galassia vicina a 2,5 milioni di anni luce. Le caratteristiche pulsazioni e luminosità delle stelle RR Lyrae le rendono eccellenti per misurare le distanze galattiche. Quindi queste nuove osservazioni hanno permesso a Feng e Thakurta di scoprire fino a che punto si estende realmente l’alone della Via Lattea. “Questo studio“, afferma Thakurta, “sta ridefinendo ciò che costituisce i limiti esterni della nostra galassia. La Via Lattea e Andromeda sono così grandi che non c’è quasi spazio tra le due galassie“.


Durante il suo discorso, Thakurta ha spiegato che l’alone stellare della nostra galassia è molto più grande del disco, che è largo circa 100.000 anni luce. Il nostro Sistema Solare risiede in uno dei bracci a spirale del disco. Al centro del disco c’è un rigonfiamento centrale, e tutto intorno c’è l’alone, contenente le stelle più antiche della galassia e che si estende per centinaia di migliaia di anni luce in tutte le direzioni. “L’alone – spiega l’astronomo – è la parte più difficile da studiare perché i suoi limiti esterni sono molto lontani. Lì le stelle sono molto rare rispetto alle alte densità stellari del disco e del rigonfiamento, ma l’alone è dominato dalla materia oscura e in realtà contiene la maggior parte della massa della galassia“. Feng, da parte sua, sottolinea che studi precedenti avevano già calcolato che l’alone stellare dovrebbe estendersi a circa 300 kiloparsec (o 1 milione di anni luce) dal centro galattico. (Un kiloparsec è pari a 3.260 anni luce.) E ora, quelle distanze sono confermate, poiché le 208 stelle RR Lyrae rilevate da Feng e dai suoi colleghi erano tra 20 e 320 kiloparsec di distanza. “Siamo stati in grado di utilizzare queste stelle variabili come tracker affidabili per definire le distanze“, afferma Feng. ”Le nostre osservazioni confermano le stime teoriche della dimensione dell’alone, quindi questo è un risultato importante“. “Il modo in cui queste stelle variano la loro luminosità“, spiega Thakurta, “è simile a un elettrocardiogramma. Sono come il battito del cuore della galassia, quindi la luminosità aumenta rapidamente e diminuisce lentamente, ripetendo perfettamente il ciclo in questa forma distintiva“. Come gli astronomi sanno fin troppo bene, la luminosità di una stella può essere fuorviante. Alcune sono più luminose di altre, ma una stella può sembrare luminosa perché è davvero così luminosa o perché è semplicemente più vicina a noi. Ma, come detto, gli astronomi useranno la stella RR Lyrae come riferimento. Le procedure non sono semplici e talvolta gli oggetti più distanti, come i quasar, possono mascherarsi dalle stelle RR Lyrae. “Solo gli astronomi sanno quanto sia difficili ottenere marcatori affidabili di queste distanze“, ha detto Feng. E ora questo robusto campione di lontane stelle RR Lyrae ci offre uno strumento molto potente per studiare l’alone e testare i nostri modelli attuali delle dimensioni e della massa della nostra galassia“.