Uno studio condotto dall’Università dell’Eastern Finland ha esaminato l’effetto della supplementazione di vitamina D ad alte dosi sul rischio di diabete di tipo 2 negli individui anziani senza prediabete e con livelli sufficienti di vitamina D. I risultati hanno rivelato che assumere dosi elevate di vitamina D per cinque anni non ha influito sull’insorgenza del diabete di tipo 2 in questa popolazione.
Studi precedenti avevano suggerito che bassi livelli di vitamina D nel corpo potessero essere correlati a un aumento del rischio di diabete di tipo 2. Tuttavia, questi studi osservazionali non potevano confermare direttamente se l’assunzione di integratori di vitamina D potesse effettivamente ridurre il rischio di sviluppare la malattia.
Da studi sperimentali è emerso che dosi elevate di vitamina D possono leggermente ridurre il rischio di diabete di tipo 2 negli individui con prediabete, ma non si sono riscontrati effetti significativi in coloro che non presentavano disturbi del metabolismo del glucosio. Tuttavia, è importante notare che gli studi condotti su individui non prediabetici hanno utilizzato dosi relativamente basse di vitamina D o sono stati di breve durata.
Lo studio Finnish Vitamin D Trial (FIND) ha coinvolto 2.495 uomini di età superiore ai 60 anni e donne di età superiore ai 65 anni, randomizzati per cinque anni in gruppi che assumevano dosi diverse di vitamina D3. Durante il periodo di studio, 105 partecipanti hanno sviluppato il diabete di tipo 2, ma non sono emerse differenze significative tra i gruppi.
Le analisi condotte hanno mostrato che l’assunzione di vitamina D ha portato ad un aumento dei livelli di calcidiolo nel sangue nel gruppo trattato, ma non ha influenzato i livelli di glucosio, insulina, BMI o circonferenza vita nei primi due anni dello studio.
I risultati dello studio FIND suggeriscono che l’uso di dosi elevate di vitamina D non incide in modo significativo sul rischio di diabete di tipo 2 negli individui anziani senza prediabete e con livelli adeguati di vitamina D. Ulteriori ricerche sono necessarie per valutare se dosi elevate di vitamina D possano essere utili nella prevenzione del diabete di tipo 2 in individui con carenza di vitamina D.
Riferimento: The effect of vitamin D3 supplementation on the incidence of type 2 diabetes in healthy older adults not at high risk for diabetes (FIND): a randomised controlled trial di Jyrki K. Virtanen, Sari Hantunen, Niko Kallio, Christel Lamberg-Allardt, JoAnn E. Manson, Tarja Nurmi, Jussi Pihlajamäki, Matti Uusitupa, Ari Voutilainen e Tomi-Pekka Tuomainen, 2 dicembre 2024, Diabetologia. DOI: 10.1007/s00125-024-06336-9
Lo studio è stato finanziato dal Consiglio di Ricerca della Finlandia, dall’Università dell’Eastern Finland, dalla Fondazione Juho Vainio, dalla Fondazione Finlandese per la Ricerca Cardiovascolare, dalla Fondazione per la Ricerca sul Diabete, dalla Fondazione Culturale Finlandese e dall’Associazione di Sostegno Medico Liv och Hälsa.