Nel cuore della Britannia romana, tra le fredde lande dell’attuale Northumbria, un frammento di legno millenario ha svelato una finestra affascinante sulla vita e i sentimenti di un’aristocratica romana. Rinvenuta nel forte di Vindolanda, una tavoletta in legno custodisce il più antico testo latino scritto da una donna mai scoperto. Datato tra il 97 e il 103 d.C., questo prezioso reperto non solo racconta un evento quotidiano, ma illumina la raffinatezza e l’umanità di Claudia Severa, un’aristocratica che invitava la sua amica Sulpicia Lepidina al proprio compleanno.
Un invito dal passato
La tavoletta, di appena 22,3 x 9,6 centimetri, è sottile e delicata, ma il suo contenuto è potente: una “cartolina” che fonde formalità e intimità. Da un lato, si leggono mittente e destinatario:
“A Sulpicia Lepidina, moglie di Cerialis, da [Claudia] Severa.”
Sul retro, il messaggio:
“Claudia Severa alla tua Lepidina, saluti. L’11 settembre, sorella, nel giorno della festa del mio compleanno, ti rivolgo un caloroso invito a farti venire da noi, per rendermi la giornata più piacevole con il tuo arrivo, se sarai presente. Porta i miei saluti a tuo [marito, Flavio] Cerialis. Il mio [marito] Elio [Brocco] e il mio figlioletto vi mandano i loro saluti.”
In calce, un’aggiunta personale scritta dalla stessa Claudia:
“Devo aspettarti, sorella. Addio, sorella, anima mia carissima, che spero prosperare, e acclamo.”
Una donna istruita e il potere della scrittura
Claudia Severa era evidentemente colta, capace di scrivere di propria mano. Tuttavia, come consuetudine tra le élite romane, si avvaleva di uno scriba per redigere la parte principale del messaggio. L’elegante carattere corsivo usato nella lettera e il tocco più personale della postilla mostrano non solo la sua abilità, ma anche il valore della scrittura nell’esprimere emozioni e rafforzare legami sociali.
Vindolanda: una miniera di storia
Vindolanda è nota per il suo straordinario stato di conservazione, grazie al terreno anaerobico che ha preservato reperti organici rari. Oltre a questa tavoletta, sono state scoperte circa 1.700 iscrizioni dal 1973, offrendo uno sguardo intimo sulla vita delle famiglie di soldati romani stanziati lungo il Vallo di Adriano. Tra scarpe, giocattoli e graffiti, spiccano manufatti che raccontano storie di quotidianità, amicizia e umanità.
Il valore di una scoperta
Questa tavoletta non è solo un documento storico, ma un ponte tra passato e presente. Racconta di un’amicizia profonda, di una società in cui la scrittura era privilegio e potere, e ci invita a riflettere sulla forza dei legami umani, che attraversano i millenni.
La scoperta di Claudia Severa e del suo invito è un promemoria affascinante della capacità della storia di darci voce e anima, anche attraverso le pieghe del tempo.